Martedì 23 Aprile 2024

Mascherine all’aperto e discoteche Ancora dieci giorni, poi la normalità

L’obbligo di coprirsi naso e bocca anche in zona bianca prorogato solo fino al 10 febbraio

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di Alessandro Farruggia

Una lunga telefonata con il ministro della Salute Roberto Speranza, che gli ha confermato che la pandemia è in effetti in fase di calo; i dati dell’ultimo rapporto Iss e un colloquio con il professor Locatelli; le pressioni di Salvini, Giorgetti e Garavaglia per accellerare l’allentamento delle misure. E infine Mario Draghi si è presentato al Consiglio dei ministri con una proposta più soft del previsto e strutturata in due tempi, dando un primo segnale del cambio di passo che ci sarà nelle prossime settimane. Una linea che il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri conferma, spingendosi oltre: "Credo che il 31 marzo lo stato d’emergenza non sarà prorogato e per la fine del mese avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo. Pian piano toglieremo le mascherine prima all’aperto e successivamente al chiuso, intanto cambieranno le norme sulla scuola, sui colori delle Regioni e verrà rimodulato il Green Pass".

Da subito, con una ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, arriva una mini proroga di dieci giorni per le norme in scadenza: fino al 10 febbraio (e non fino al 15 se non a fine mese, come pareva fino a l’altroieri sera) le discoteche rimarranno ancora chiuse, saranno vietati i concerti e le feste all’aperto e sempre per dieci giorni (invece che per un altro mese) sarà ancora obbligatorio utilizzare le mascherine all’aperto in zona bianca. Dunque per altri dieci giorni il milione e mezzo di italiani che vivono in Basilicata, Molise e Umbria, le uniche regioni attualmente bianche, dovranno continuare a indossare le mascherine all’aperto. Ma se, come pare, il Cdm di domani approverà un decreto Covid più ampio che modificherà il sistema dei colori – resterà solo la zona rossa e la discussione è se le restrizioni rimaste debbano valere per tutti o solo per chi non ha la completa copertura vaccinale – lo stop alla mascherina all’aperto sarebbe tale anche nelle zone gialle e arancioni, perché verrebbero eliminate.

Il decreto di domani conterrà le misure sulla scuola ma anche tutti gli altri interventi di cui si è parlato in queste settimane, dalla distinzione tra i ricoverati ‘per’ Covid e ‘con’ Covid alla durata del Pass, che verrà riportata a 9 o probabilmente a 12 mesi (se non si sceglierà di togliere del tutto la scadenza. Ma su questo la Salute frena). Nel Cdm Giorgetti ha posto anche il tema della lista dei “fragili“ ai quali consentire lo smart working, per il quale si attende il parere del Consiglio superiore di Sanità. I 10 giorni di rinvio per mascherine e discoteche sono un risultato più mobido di quanto previsto. Il premier stava illustrando lo schema che prevedeva una nuova proroga di 15 giorni sia per le discotecheche per le mascherine, quando è stato interrotto dal ministro Garavaglia che ha proposto il ‘lodo San Valentinò: "Presidente – avrebbe detto il ministro leghista – ma pensa che il giorno di San Valentino i fidanzati mantengano il distanziamento sociale?". Il premier, con un sorriso, avrebbe convenuto col ministro: "Lei ha perfettamente ragione allora facciamo la proroga di 10 giorni".

Al termine della riunione il presidente Mario Draghi si è soffermato con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e con il ministro della Salute Roberto Speranza proprio per ragionare sugli interventi da attuare già domani. L’idea di Bianchi è quella, da un lato, di estendere alle elementari le regole in vigore alle medie e alle superiori, semplificandole, dall’altro, di equiparare per scuole medie e superiori il sistema delle quarantene già in vigore per tutti i cittadini, niente isolamento per chi è guarito o vaccinato da meno di 120 giorni o ha fatto il booster, 5 giorni (in Dad) per chi è vaccinato (o guarito) da più di 4 mesi, 10 giorni (in Dad) per i non vaccinati. Resta invece da sciogliere il nodo di nidi e scuole dell’infanzia, dove anche chi è guarito dal Covid è costretto a rimanere a casa se c’è un positivo.