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Catania, 15 giugno 2022 - Come un vulcano che brontola. Primo un borbottio fastidioso, poi il sibilo di gas velenoso, infine l’esplosione che travolge ogni umanità. Due famiglie ’normali’, i Del Pozzo e i Patti. Gente che lavora, senza grilli per la testa. Fino a quando tra di loro si scava la trincea della diffidenza, del rancore, di quel livore che s’insinua fino a indurire il cuore. E così, quando Martina e Alessandro si lasciano, rompendo un’unione che ha dato alla luce la piccola Elena ma che non è mai decollata, ecco che la lava tracima. È lei, la mamma bambina, il bersaglio di tutto, attaccata e difesa, carnefice e vittima. "Il giorno dopo che ha lasciato mio fratello, si è fatta già vedere in giro con un altro. Non ho le prove per dirlo, ma ho il sospetto, a questo punto fondato, che se la intendesse con l’amante, già quando era sposata con lui. Martina era invidiosa, di me e di tutti noi", racconta la sorella di Alessandro quasi fosse una partecipante a ’Uomini e donne’ e stesse sulla poltrona di un talk televisivo. Dall’altra parte la risposta non si fa attendere. "Hanno lasciato Martina da sola, a fare la mamma quando aveva diciotto anni, una ragazzina che sognava di fare il medico e invece si è trovata a crescere una creatura da sola", ribattono i genitori della ragazza. Ventitré anni, iscritta alla facoltà di Scienze Infermieristiche di Catania, Martina si sposa giovanissima perché è incinta. Elena Del Pozzo, l'avvocato della madre: "Ha agito come spinta da forze sovrannaturali" Un rapporto con Alessandro Nicodemo Del Pozzo che si trascina stanco già all’inizio, liti e discussioni continue, anche denunce. Una volta lei va dai carabinieri e denuncia il marito per maltrattamenti, poi ritira l’esposto. Dopo anni di tira e ...
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