Mercoledì 24 Aprile 2024

Martina Patti insultata e minacciata: ma non è la madre di Elena Del Pozzo

Ha 23 anni, è di Catania e ha una figlia: perseguitata via Facebook. Il caso di omonimia scatena la furia social

(foto Ansa)

(foto Ansa)

Catania, 18 giugno 2022 - Insultata e minacciata per aver ucciso la figlia. Ma la Martina in questione non è la donna che adesso si trova in carcere con l'accusa di omicidio.

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A raccontare questa storia è il quotidiano La Sicilia che descrive la gogna a cui è stata sottoposta via social una ragazza di Catania. Anche lei si chiama Martina Patti, come la donna che ha confessato l'accoltellamento della piccola Elena Del Pozzo, anche lei ha 23 anni ed è catanese, e anche sua figlia si chiama Elena. Solo omonimia, nessun legame tra le due madri. Ma chi ha cercato su Facebook e Instagram il profilo della rea-confessa di Mascalucia si è fermato a nome e cognome e alla foto di una giovane madre con una bimba in braccio, pensando: eccola, è lei. 

La malcapitata, una giovane fornaia, si è trovata costretta a difendersi: "Non sono io la mamma della bambina trovata morta", ha dovuto scrivere sul suo profilo. Ma non è bastato. Martina ha deciso di denunciare le offese e le minacce alla Polizia Postale.

Martina è stata bersagliata da frasi come "Marcisci in carcere e rifletti su cosa hai fatto", ."Sei una m...di donna. Hai ucciso tua figlia, il sangue del tuo sangue", "Ti sei rovinata l'esistenza. Tua figlia ti maledirà, come i tuoi genitori e i tuoi suoceri". L'ennesimo esempio di becera furia social, in questo caso davvero cieca.