Belluno, 9 luglio 2022 - L'undicesima vittima della tragedia sulla Marmolada è stata recuperata e sono stati analizzati i resti, tramite l'esame del dna. Il comandante del Ris di Parma, il colonnello Giampietro Lago, ha confermato che si tratta di Nicolò Zavatta, ventiduenne di Malo (Vicenza). È lui la vittima più giovane.
Dunque tutte le vittime per ora accertate della strage sono state recuperate, ma le salme "saranno riconsegnate solo a ricerche concluse", ha detto il comandante dei Ris di Parma Giampietro Lago. Il colonnello Lago ha precisato che oggi "sono stati ritrovati altri resti e materiale tecnico con grande probabilità riconducibile agli undici morti accertati".
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Si ferma a 11 il bilancio definitivo della strage. Alle sei vittime identificate dai parenti, si aggiungono i nomi dei cinque (tutti veneti) che finora erano considerati dispersi e di cui le analisi dei laboratori del Ris di Parma hanno permesso di attribuire un'identità certa. Tra le vittime tre donne (Erica Campagnaro, Manuela Piran e Liliana Bertoldi), due alpinisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda), il giovane Nicolò Zavatta e, ancora, Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo, Davide Miotti e Gianmarco Gallina. Pesante il bilancio per il Veneto con ben otto vittime.
Nella prima mattinata di oggi, la squadra di ricerca interforze della Protezione civile del Trentino guidata dall'ispettore Paolo Borgonovo del Centro di addestramento alpino di Moena della Polizia di Stato ha operato a valle del distacco del seracco di Punta Rocca sulla Marmolada, per compiere le ricerche via terra programmate. L'incolumità degli operatori è stata garantita anche attraverso l'impiego di radar interferometrici e doppler, che registrano eventuali movimenti del ghiacciaio.