Marmolada, nuovo distacco: seracco pronto a crollare. Ricerche ferme

Il crepaccio di 200 metri che ieri si è formato sul ghiacciaio rende le operazioni di ricerca pericolose. Esperti: "Quel crepaccio con queste temperature anche in quota presto crollerà". Ok della Procura di Trento ai funerali delle 11 vittime. Zaia: "Un addio carico di dolore"

Bolzano, 18 luglio 2022 - Stop alle ricerche dei resti delle vittime sulla Marmolada: troppo pericoloso. Tutto fermo a seguito del nuovo grande crepaccio di 200 metri formatosi ieri, e per il nuovo seracco pronto a crollare. Oggi comunque la procura di Trento ha concesso il nulla osta ai familiari per i funerali delle 11 vittime della tragedia di domenica 3 luglio, quando diversi escursioniti furono travolti e uccisi dallo slittamento di una porzione di ghiaccio.

Un nuovo crepaccio sulla Marmolada, "può crollare". Ricerche sospese
Un nuovo crepaccio sulla Marmolada, "può crollare". Ricerche sospese

Nuovo crepaccio

A due settimane dal crollo del seracco che ha ucciso 11 persone, le temperature ancora troppo alte continuano a destare allarme sulla Marmolada e su tutte le Alpi, in particolare sulle Dolomiti. Ieri sul ghiacciaio dopo un grande boato sulla destra orografica del massiccio, si è formato un nuovo crepaccio stimato largo circa 200 metri, con uno spessore tra i 25 ed i 35 metri. E gli esperti non hanno dubbi: "quel crepaccio con queste temperature anche in quota presto crollerà". Ma Mauro Gaddo, direttore dell'ufficio previsioni e pianificazione del Servizio prevenzione rischi e centrale unica di emergenza della Provincia di Trento afferma: "da ieri a oggi il crepaccio sembra aumentato di dimensioni". Infatti secondo Gaddo non si tratterebbe di una frattura nuova, ma di una che esisteva già e che probabilmente domenica si è approfondita a seguito di una temperatura che è arrivata a toccare i 16 gradi nel primo pomeriggio. Gaddo evidenzia che "è stata soprattutto notata una grande quantità di acqua che entra in questo crepaccio". 

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Ricerca sospese, caldo record

Le operazioni di ricerca sono quindi forzatamente ferme, troppo pericoloso recarsi sul posto per la formazione del nuovo seracco, e con queste alte temperature. Non si sono alzati neanche i droni del Corpo nazionale del Soccorso alpino. Un rischio che vale anche per altre cime delle Dolomiti, il presidente altoatesino del Club Alpino Italiano, Carlo Alberto Zanella, avverte: "Con questo caldo è consigliabile evitare escursioni sui ghiacciai e sulle ferrate esposte al sole. Già quando era normale era pericoloso, adesso con il sentiero che molla, si sprofonda nella neve, e ci sono distacchi della roccia, io non andrei sui ghiacciai". Ieri a 4.554 metri l'osservatorio Capanna Regina Margherita, rifugio nel gruppo del Monte Rosa, ha registrato la temperatura di 4,9 gradi, invece ai 3.272 della Gran Vaudala nel gruppo del Gran Paradiso domenica c'erano 11,5 gradi. "So che vogliono modificare la via normale dell'Ortles dove ci sono seracchi sospesi - spiega Zanella -. Molto pericolose anche Gran Zebrù e Cevedale, montagne molto frequentate in questo periodo. Chi proprio vuole andare sul ghiacciaio, partire di notte e rientrare già in mattinata. Le ferrate? Si, quelle possono andare bene ma attenzione ai sassi che sono meno stabili e comunque affrontare quelle non esposte al sole".

I funerali delle vittime

In settimana, in ordine sparso, verranno celebrati i funerali delle 11 vittime della Marmolada, infatti la procura di Trento ha permesso alle famiglie di poter procedere con le esequie. Le 11 vittime sono: sei identificate subito, cioè i tre veneti Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo, la trentina Liliana Bertoldi, e due turisti della Repubblica Ceca, Pavel Dana e Martin Ouda. Poi sono stati trovati i resti dei coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, dei fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e il corpo del 22enne Nicolò Zavatta, il più giovane delle vittime. 

Mercoledì 20 luglio sono stati fissati a Isola Vicentina, alle ore 10.00, i funerali di Filippo Bari, 27 anni. Il sindaco del comune vicentino, Francesco Enrico Gonzo, ha proclamato oggi il lutto cittadino per la giornata delle esequie. 

Sempre mercoledì, alle ore 16, presso la chiesa del Santissimo Redentore di Levico Terme, si svolgerannno i funerali di Liliana Bertoldi, 58 anni. A partire dalle 15.30 è prevista la recita del rosario, scrive il quotidiano l'Adige. Nello stesso giorno saranno celebrati i funerali della guida alpina professionista Paolo Dani, 52 anni, il più esperto di tutto il gruppo. Le esequie si terranno alle 16 nel Duomo di San Clemente a Valdagno (Vicenza). In queste ore il comune di Valdagno, attraverso un'ordinanza firmata dal sindaco Giancarlo Acerbi, ha proclamato il lutto cittadino. 

Zaia: un addio carico di dolore

"Si avvicina, dopo il nulla osta della Procura di Trento, il momento dei funerali delle 11 vittime della tragedia della Marmolada. Da parte nostra sarà un addio carico di dolore e di cordoglio, per le vittime venete, come per tutti gli altri", ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Si rinnoverà - ha aggiunto il governatore- il forte sentimento di vicinanza alle famiglie, mai sopito nei giorni dopo la tragedia, mentre verrà dato l'ultimo saluto a persone amanti della montagna che rimarranno nei nostri cuori come le vittime di una dalle più grandi tragedie della storia dei nostri monti".

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