Marmolada, nuovi crolli sul ghiacciaio segnalati dai radar: si allarga la zona rossa

Ordinanza urgente del sindaco di Canazei. La mappa dei divieti e l'ordinanza in Pdf. Dove si rischia la denuncia

Canazei (Trento), 26 luglio 2022 - Marmolada, dopo il crollo del ghiacciaio e la strage del 3 luglio, si allarga la zona rossa con una nuova ordinanza urgente del sindaco di Canazei.

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Nuovi piccoli crolli

I sofisticatissimi radar installati dopo il disastro hanno 'visto' nuovi crolli. "Parliamo di piccoli distacchi, frammenti nell'ordine di centimetri cubi", chiarisce Nicola Casagli, il professore di Geologia all'università di Firenze che di fatto da qui a settembre sarà la sentinella del ghiacciaio, grazie alla lettura dei dati monitorati dalle sue macchine. "Ma non so nulla dell'ordinanza comunale", precisa. Lui controlla invece il 'respiro' della montagna. "I radar continuano a registrare larghe porzioni di ghiacciaio che si sciolgono. Il fenomeno è molto chiaro, la macchina vede queste parti in allontanamento".

Cosa ci dobbiamo aspettare?

Ma cosa ci dobbiamo aspettare? Le attrezzature di monitoraggio "servono a tenere sotto controllo la situazione. Ma non possono prevedere tutto", precisa il professore. Il loro compito terminerà a fine settembre, perché "d'inverno un monitoraggio così sofisticato non ha senso", è la spiegazione di Casagli.

Si allarga la zona rossa

Nell'ultima ordinanza urgente firmata oggi dal  sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, viene ampliata la zona rossa.  Il divieto di accesso alla montagna è stato esteso alla sponda del lago di Fedaia in corrispondenza del crollo. Sul sito del Comune, in data 26 luglio, compaiono in rapida successione due ordinanze diverse. 

L'ordinanza in Pdf

La mappa dei divieti

L’area individuata dalla nuova ordinanza comprende forcella Marmolada, assieme ai numerosi sentieri che portano verso il ghiacciaio.

"Rilevato che tale tragico evento, legato alle alte temperature anomale per il periodo e la stagione, sconsigliano le ascensioni escursionistiche e alpinistiche al massiccio della Marmolada per il grave pericolo di nuovi eventi improvvisi (...) - scrive il sindaco -, vista la richiesta del centro operativo della Protezione Civile (...); ritenuto di dove tutelare la pubblica incolumità vietando temporaneamente, ed in via del tutto provvisoria, l'accesso a tutti gli escursionisti e alpinisti al massiccio della Marmolada, in attesa di rilievi tecnici e stime sulla pericolosità più dettagliati ed accurati da parte degli uffici competenti della Provincia", scatta "il divieto di accesso a chiunque nell'area debitamente individuata da cartina allegata". Divieto "da ritenersi immediatamente esecutivo e decadrà solamente fino a espressa revoca della presente".

Marmolada, nuovi crolli: s'allarga la zona rossa
Marmolada, nuovi crolli: s'allarga la zona rossa

Dove si può andare

Chiarisce la Provincia di Trento: "Continuano ad essere accessibili la diga del lago di Fedaia e l’omonimo passo, mentre viene parzialmente chiuso il vecchio percorso che costeggia il lago in sinistra orografica, a partire dal ponte sul canale di Gronda. Sono ora sospese le attività dei rifugi Capanna ghiacciaio e Cima Undici".

Dove si rischia la denuncia

Dopo il caso dei 5 alpinisti francesi che si erano avventurati nelle zone già vietate e sono stati portati in salvo dal Soccorso alpino, il messaggio delle istituzioni è forte e chiaro: "Sarà dunque denunciato chiunque si addentri nell’area compresa tra: prossimità Villetta Maria sentiero E618-E619, prossimità Rifugio Dolomia sentiero E618-Altavia n. 2-E606, prossimità rifugio seggiovia, sentiero E618 dal bivio E605 fino alla diga, sentiero E606 dal bivio con il sentiero E610 direzione forcella Marmolada, la vecchia strada che porta alla diga di Maria al lago fino a prima della casa guardiani dell’Enel civico 9, pista da sci denominata “Sas de Mul-Fedaia”.

Le temperature in quota

La stazione metereologica Marmolada SAS del Mul oggi alle 17:15 segnalava 10,1 gradi a 2606 metri di quota. La stessa temperatura che era stata registrata sabato 2 luglio, il giorno precedente alla strage, ma quella volta in vetta, a 3.500 metri.

I radar

E a 2.700 metri di quota sono posizionati i radar, due interferometri e un doppler. Tutto il ghiacciaio continua ad essere un osservato speciale, in particolare il crepaccio che si è allargato il 17 luglio .

"La vita vale più di una salita"

Il capo del soccorso alpino di Canazei Stefano Coter, 55 anni, è appena intervenuto in soccorso dei 5 alpinisti francesi rimasti bloccati sul ghiacciaio. "Non li chiamerei sprovveduti - evita ogni tono polemico -. Sono alpinisti esperti, si sono travati in una zona vietata ma non a rischio crollo. Mi hanno detto che non sapevano dei divieti. E soprattutto non sapevano di doversi portare dietro i ramponi. Ma quest'anno sono indispensabili, perché non c'è neve. Sono rimasti bloccati e hanno hciamato i soccorsi". Ma qual è la reazione dei turisti quando scoprono la zona rossa? Sospiro al telefono: "La montagna va accettata, nel bello e nel brutto. La vita vale più di una salita. Sarà per l'anno prossimo".

Marmolada, l'area del distacco con le due lingue di ghiaccio (Provincia di Trento)
Marmolada, l'area del distacco con le due lingue di ghiaccio (Provincia di Trento)