
Nell’ultimo episodio della 36esima stagione dei Simpson, l’ipotesi della morte di Marge. Ma è davvero così?
C’è chi protesta, chi si commuove, chi non ci vuol credere, chi lascia messaggi di cordoglio: insomma, c’è chi si emoziona pensando alla fine della serie numero 36 del popolarissimo cartoon dei Simpson, creato nel 1987 da Matt Groening. Nell’ultimo episodio si fa un salto nel futuro e si scopre che Marge (la mamma di Bart, Lisa e Maggie, moglie di Homer) è morta prima del marito. La romantica lapide recita: “Amata moglie, madre e insaporitrice di braciole”. È un crescendo di emozioni, con Bart e Lisa che trovano un messaggio postumo lasciato da Marge che li invita a restare uniti, nonostante le difficoltà. Dunque Marge muore (come capiterà, prima o poi a tutti) ma è una proiezione futura, che non intacca la linea narrativa delle serie a venire.
Eppure, è bastato questo salto nel futuro per scatenare i tanti fan della saga di questa famiglia americana, a dimostrazione della capacità narrativa di Groening e della sua squadra: è un cartoon che ha anticipato molti aspetti della vita negli Usa (e non solo) e che sa parlare a un pubblico variegato, su più livelli, dai bambini agli adulti. Certo c’è anche il fatto che “la mamma è sempre la mamma“, pure nei cartoni animati, ma la valanga di commenti sul web e gli angoscianti quesiti sulla morte-non morte di Marge ci parlano di un universo narrativo che ancora sa far ridere (soprattutto), riflettere e commuovere. E dopo 36 serie, scusate se è poco.