Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Marc Gasol su Open Arms. Era tra i soccorritori di Josephine

Il campione Nba ha temporaneamente lasciato la sua vita da 20 milioni di dollari l'anno per dare una mano come volontario: "Ho pensato ai miei figli e ho pensato che dovevo fare qualcosa"

Marc Gasol con gli altri attivisti della Open Arms nel salvataggio di Josephine (Twitter)

Marc Gasol con gli altri attivisti della Open Arms nel salvataggio di Josephine (Twitter)

Roma, 18 luglio 2018 - Da campione nello sport a campione di umanità. C'era anche Marc Gasol, stella di basket Nba di origine catalana, tra i soccorritori dell'ong Open Arms che ieri ha salvato Josephine, la migrante sopravvissuta a un naufragio e salvata dopo due giorni in mezzo al mar Mediterraneo dall'organizzazione umanitaria spagnola. Casco in testa e le mani che reggono la donna, l'atleta è stato immortalato in una foto mentre partecipa al salvataggio. E' lui stesso a pubblicare lo scatto sul profilo Twitter accompagnato dallo sfogo: "Frustrazione, rabbia, impotenza. E' incredibile come così tante persone vulnerabili vengano abbandonate alle loro morti in mare. Grande ammirazione per quelli che questa volta chiamo i miei compagni di squadra".

Stella dei Memphis Grizzlies, fratello del campione Pau Gasol, Marc, ha temporaneamente lasciato la sua vita da 20 milioni di dollari l'anno nell'Olimpo Nba per prestare servizio sull'imbarcazione come volontario e salvare i migranti in mare. "Quelle persone - ha detto il cestista di 33 anni - vanno salvate. Pensando ai miei due figli ho deciso che dovevo fare qualcosa". L'ong ha fatto sapere di essere diretta verso la Spagna e di aver escluso l'ipotesi di approdare in un porto italiano a causa di "diverse cirticità", tra cui le dichiarazioni Viminale, che ieri ha definito "bugie e insulti la documentazione da noi offerta attraverso la pubblicazione delle tragiche immagini dell'area di mare dove è avvenuta l'operazione condotta dalla Guardia Costiera libica".