Giovedì 20 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Sono di Mara Favro le ossa trovate in val di Susa: c’è la conferma del Dna

La 51enne era sparita da Chiomonte un anno fa. Nei giorni scorsi il ritrovamento di uno scheletro, con indumenti, e capelli, in un dirupo nei boschi di Gravere

Mara Favro (foto Chi l'ha visto)

Mara Favro (foto Chi l'ha visto)

Torino, 7 marzo 2025 – Alla fine l’esame genetico ha confermato quello che era diventato più di un sospetto: sono di Mara Favro le ossa ritrovate in un dirupo a Gravere, in alta val di Susa. La donna, 51 anni, mamma di una bambina di 9 anni, era scomparsa la notte tra il 7 e l’8 marzo 2024 da Chiomonte, dopo aver terminato il turno nella pizzeria dove lavorava. 

Il ritrovamento 

Il ritrovamento risale a un paio di settimane fa, quando gli investigatori che battevano le zone impervie tra Susa e Chiomonte, nel Torinese, hanno notato un paio di occhiali da sole identici a quelli di Favro. Da tempo l’area veniva perlustrata perché il telefono della donna, prima di spegnersi, aveva agganciato proprio una cella della zona. Non lontano dagli occhiali, nel dirupo lungo il fiume Dora Riparia, c’erano delle ossa umane. Qualche giorno dopo sono emersi altri reperti ossei, in quantità tale da poter ricomporre uno scheletro, insieme a indumenti e capelli. Le analisi del Dna disposte dalla procura della Repubblica di Torino hanno dato un risultato chiaro: quel corpo smembrato è di Mara.

Mara Favro, di Susa, era scomparsa da Chiomonte: il suo corpo è stato ritrovato a Gravere, in un dirupo dietro il depuratore
Mara Favro, di Susa, era scomparsa da Chiomonte: il suo corpo è stato ritrovato a Gravere, in un dirupo dietro il depuratore

Gettata nel burrone? E da chi? 

Per sapere come sia morta sarà necessario eseguire l’autopsia. E’ caduta? Ma perché Mara, da sola e in piena notte, invece che tornarsene a casa, avrebbe raggiunto quella zona isolata? L’ipotesi è che sia stata gettata nel burrone da qualcuno. Le fratture multiple “post mortem”, che secondo indiscrezioni sarebbero state rilevate sulle ossa, confermerebbero il sospetto. Ma chi avrebbe voluto la morte di Mara? 

Gli indagati

Nell’inchiesta aperta per omicidio e occultamento di cadavere sono indagati dalla scorsa estate il titolare della pizzeria, Vincenzo Milione, e l’ex pizzaiolo, Cosimo Esposito. Le loro versioni su cosa sia successo quella sera non combaciano. Milione, più volte intervistato dalla trasmissione Chi l’ha Visto, ha sempre sostenuto che Mara dopo il lavoro aveva preso un passaggio da Esposito per tornare da Chiomonte a Susa. Sarebbe poi tornata al locale però perché aveva dimenticato le chiavi. Esposito da parte sua nega, dicendo di non avere neanche la patente. Entrambi si dicono innocenti. 

L’ultimo selfie

L’ultimo cenno di vita di Mara, quella notte dell’8 marzo, è un selfie mandato dal suo telefono ad alcuni suoi contatti: si vede il volto di Mara con gli occhi sgranati in mezzo al buio. Al lato della foto si intravedono delle strisce rosse che qualcuno ha sovrapposto alle bande rosse del depuratore di Gravere. E’ proprio dietro al depuratore che sono state trovate le ossa. Fino alle 6:00 dell’8 marzo dal cellulare della donna sono partiti dei messaggi, che chi conosce Mara, definisce ‘strani’ o contraddittori rispetto a quanto la 51enne aveva detto nei giorni precedenti alla sua sparizione. Qualcuno ha usato il suo telefono per depistare

Il ritardo nelle indagini 

Dalla scomparsa di Mara al suo ritrovamento è passato un anno. Nel mezzo i ritardi dell’indagine, partita mesi dopo la denuncia dei familiari. All’inizio infatti gli inquirenti avevano ipotizzato un allontanamento volontario. Ipotesi che fin dall’inizio era apparsa poco credibile ai parenti. Tutto quello che è successo dopo non ha fatto che confermare le loro convinzioni, fino ad oggi che la morte di Favro è una verità sancita da un laboratorio.  

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