Ecco perché il Mar Nero è ricco di gas e terre rare

Ricostruito il meccanismo di formazione della crosta continentale in una ricerca che vede tra i protagonisti anche l'Università di Firenze

Un impianto per l'estrazione di gas

Un impianto per l'estrazione di gas

Firenze, 5 aprile 2022 - Il motivo per cui i bacini del Mar Nero e del Mar Caspio sono ricchi di gas naturale e di materiali preziosi per l'industria elettronica, come le terre rare, è nel meccanismo di formazione della crosta continentale, ossia la parte della crosta terrestre che forma i continenti. A ricostruire per la prima volta il meccanismo è la ricerca pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, e condotta fra Italia e Cina da Paola Vannucchi, dell'Università di Firenze, e Jason P. Morgan, della Southern University of Science Technology (Sustech) di Shenzhen.

Lo studio trae origine dalla domanda che i ricercatori si sono posti sul destino geologico del Mar Ionio, la cui crosta oceanica è il più antico frammento rimasto al mondo dell'Oceano Tetide, che separava i due grandi blocchi delle terre emerse nella Pangea.

«Per capire i termini della questione - dice Paola Vannucchi - occorre ricordare che la crosta della Terra è di due tipi: mentre la crosta oceanica deriva dalla risalita di materiale magmatico direttamente dal mantello del pianeta, la crosta continentale viene formata dai cosiddetti vulcani di arco e deriva dalla subduzione, cioè dallo sprofondamento di una parte della crosta oceanica che crea come una distillazione di crosta meno densa, più silicea, che dà forma appunto alla crosta continentale».

Sul perchè Tetide sopravviva nei fondali del Mar Caspio, del Mar Nero, del Mar Ionio o di alcuni immensi bacini dell'Asia, Vannucchi osserva che «questi frammenti diventano luoghi preferenziali per la sedimentazione marina e terrestre. Basti pensare che sopra la crosta oceanica del Mar Ionio ci sono 10.000 metri di sedimenti derivanti dall'erosione e non solo. Ebbene, con il tempo, circa 500 milioni di anni, il calore che si sprigiona da questi sedimenti rende la crosta meno densa e le impedisce di subdurre, cioè di sprofondare. In questo modo i sedimenti trasformano l'ex fondale marino in una forma unica di crosta continentale e litosfera sottostante».

Questo processo, chiamato, 'trasmogrificazione', spiega anche perché i bacini come quello del Mar Nero o del Mar Caspio siano ricchi di gas e risorse naturali, e di elementi utili per prodotti di alta tecnologia come le terre rare: quando gli spessi sedimenti depositati sulla crosta 'trasmogrificata' iniziano a scaldarsi così tanto da fondere, possono concentrare questi elementi.