Martedì 23 Aprile 2024

Manuel Careddu, arrestato un sesto giovane. "Aiutò a nascondere il corpo"

Nicola Carboni è accusato di aver aiutato ad occultare il cadavere

Manuel Careddu (Ansa)

Manuel Careddu (Ansa)

Oristano, 23 ottobre 2018 - Attestato un sesto giovane nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer ucciso l'11 settembre scorso in riva al lago Omodeo (Oristano). Si tratta di Nicola Caboni, il ragazzo che avrebbe aiutato almeno uno dei presunti assassini ad occultare il corpo di Manuel nelle campagne di Ghilarza. Il suo nome compariva già nelle intercettazioni contenute nell'ordinanza di fermo dei cinque giovanissimi, di cui due minorenni, arrestati per omicidio premeditato e occultamento di cadavere. 

La voce di Carboni è tra quelle registrate la notte stessa dell'omicidio. Caboni era in auto con Christian Fodde, uno dei giovani arrestati, e proprio a Fodde si rivolge: "Non ho ancora realizzato....". Fodde risponde in maniera esplicita: "Non è un gioco. Quello di ammazzare va bene. E' il dopo...".

Caboni aveva avuto un malessere, proprio alla vigilia del ritrovamento del corpo di Manuel Careddu, fatto a pezzi, la settimana scorsa nelle campagne tra Ghilarza e Aidomaggiore. Oltre a Carboni e Fodde, coinvolti anche i ventenni Matteo Satta e Riccardo Carta, e due minorenni, una diciassettenne di Abbasanta e un diciassettenne di Ghilraza.

Careddu fu ucciso dalla banda dei cinque giovanissimi per aver reclamato il pagamento di un debito di poche centinaia di euro per una fornitura di marijuana. Secondo l'autopsia la vittima è stata colpita alla testa con uno o più oggetti contundenti ed è morto per politrauma cranico. In realtà non è stato ancora possibile identificare con certezza il cadavere, e bisognerà attendere qualche giorno quando arriveranno i risultati sul Dna.