Stramonio e non mandragora negli spinaci: l'ultima ipotesi. "Avvelenamento vegetale"

In Regione Campania l'audizione del direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha fatto emergere un elemento nuovo sul caso delle otto persone intossicate dalla verdura contaminata

Lo stramonio

Lo stramonio

Roma, 12 ottobre 2022 - Sarebbe stato lo stramonio, e non la mandragora, l'erba velenosa che, mescolata agli spinaci, avrebbe causato l'intossicazione e il ricovero in ospedale di dieci persone nel Napoletano. Oggi in Regione Campania, nel corso della commissione Agricoltura, è invervenuto Gennaro Limone, direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che ha chiarito come l'avvelenamento degli otto soggetti dell'area flegrea sia "sicuramente stato di orgine vegetale". La novità emersa in Commissione però è che la responsabilità dell'intossicazione non sarebbe da attribuire alla mandragora, ma alla così detta 'Erba del Diavolo': lo stramonio. 

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Il primo intossicato aveva riferito ai medici che lo curavano di mangiato gli spinaci in una frittata e mostrato sintomi simili a quelli dell'ingestione di mandragora. Tra le 152 casse di vegetali che la scorso settimana sono state sequestrate al Centro agroalimentare di Volla (Napoli), non sono state trovate tracce di questa pianta.

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Limone ha sottolineato come le verdure contaminate provenissero da Avezzano, "un partita di spinaci da una coltura a campo aperto - ha detto Limone -. Di fronte al verificarsi di questo allarme, c'è stata un'importante reazione di filiera istituzionale per isolare la partita, ricostruire la sua catena distributiva e prevenire ulteriori casi. Ovviamente quanto avvenuto non compromette, per il futuro, la sicurezza del prodotto alimentare. Come Istituto, provvederemo a pubblicare sul sito internet le immagini delle più comuni piante che possano essere responsabili di avvelenamenti".

E' stato il presidente della commissione Agricolura, Francesco Emilio Borrelli, a far emergere la novità del giorno: "Dall'audizione è emerso un elemento nuovo, ovvero che l'origine della problematica sia stata probabilmente lo stramonio e non la mandragora. Trovo sia utile che l'Istituto zooprofilattico pubblichi sul proprio sito le immagini di questi vegetali velenosi al fine di divulgarne la conoscenza e tengo a precisare che non c'è alcun problema di filiera campana, né tantomeno alcuna responsabilità del Centro agro alimentare. È ingiustificata qualunque psicosi perchè i prodotti vegetali campani sono sicuri e benefici per la salute e sarà nostra cura interagire con altre regioni per evitare che in futuro possano ripetersi questi allarmanti casi".