Mancano prof, appello della preside "Genitori, venite voi a insegnare"

Genova, la dirigente ha scritto il messaggio sul registro elettronico di 40 classi: rispondono a decine . Ma l’ufficio scolastico ligure la corregge: "Nessuna emergenza, assenze in linea con il periodo invernale"

BOGLIASCO (Genova)

Non solo tanti bambini in quarantena e parecchie classi collegate da casa in Dad. Il covid "stende" anche i professori, o almeno così sembra, tanto che la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Bogliasco, Pieve e Sori, in provincia di Genova, ha lanciato un appello ai genitori: chi può venga a sostituire gli insegnanti assenti.

L’sos allarmato della preside, la dirigente Enrica Montobbio, è arrivato prontamente sulla bacheca del registro elettronico di tutti gli alunni dell’asilo, delle scuole elementari e delle medie, una quarantina di classi in tutto. E altrettanto prontamente, nel giro di poche ore, tantissime mamme e papà hanno risposto all’appello mandando i loro rispettivi curricula, completi di titoli di studio ed esperienze professionali utili, se non a sostuire pienamente i docenti assenti, perlomeno a insegnare qualcosa ai ragazzi mentre si presidiano – e in presenza come vuole il ministro del’istruzione Patrizio Bianchi – le classi.

"Sono tutte assenze già coperte con le normali procedure", ha tenuto subito a chiarire l’ufficio territoriale scolastico di Genova. Sarà, ma la dirigente Montobbio, subito dopo il rientro dalle vacanze scolastiche, ha dovuto fare i conti con una serie infinita di assenze nel corpo docente tra chi era a casa rinchiuso fra quattro mura in quarantena e chi si trovava in congedo parentale, perché doveva supportare un figlio che era in isolamento fiduciario. Certo non mancava neppure chi era in malattia per aver contratto il Covid nella diffusissima variante Omicron.

Fatto sta che la preside ha fatto quello che ogni suo altro collega avrebbe fatto in tale situazione: molto semplicemente ha iniziato a scorrere le graduatore dei supplenti e le lunghe liste della cosiddetta Mad, la messa a disposizione, ossia quanti si autosegnalano direttamente al singolo istituto in qualità di potenziali insegnanti di emergenza. Alla fine la sua spasmodica ricerca è stata in qualche modo premiata, ma la preside ligure si è dovuta accontentare di un ben magro bottino: soltanto due sostituti. E così, presa anche da un giusto sentimento di sconforto, ha pensato bene di scrivere sul registro elettronico del suo istituto un vero e proprio appello urgente che a molti, genitori in primis, è sembrato una vera e propria chiamata alle armi: "Cari genitori, dateci una mano e occupate le cattedre fino a quando non rientreranno i vari titolari". Ha spiegato, la preside, che le graduatorie dei supplenti erano vuote, le "mad" (ll messe a disposizione) esaurite e che per tenere aperta la scuola si poteva candidare chiunque avesse i giusti requisiti.

Ma è a questo punto che è intervenuto l’ex provveditorato, stoppando la preside o quantomeno provando a far rientrare l’allarme docenti, correggendo in qualche modo il timore che si era diffuso. "A fronte di 13 docenti assenti presso l’istituto comprensivo di Bogliasco per qualsiasi motivazione – si legge in una nota dal linguaggio tecnico scolastico emanata dalla Direzione scolastica regionale per la Liguria – che costituiscono il 14% circa del totale dell’organico, si è provveduto solo a due sostituzioni con le Mad (la messa a disposizione, ndr.) avendo coperto le restanti assenze con le Gps (ossia le graduatorie provinciali per le le supplenze) o con l’organico dell’autonomia".

"Che uno o due docenti – si legge ancora nella nota – risultino anche genitori di qualche alunno è da considerare una circostanza assolutamente casuale, come pure il tasso di assenza rilevato che è solo di poco superiore a quelli conteggiati nello stesso periodo invernale anche quando non interessato dalla pandemia". Intanto, però, alla casella di posta dell’istituto di Bogliasco sono arrivati decine e decine di curricula dei genitori, pronti a salire in cattedra pur di tenere aperta la scuola dei loro figli.

Va detto che i genitori potranno stare in cattedra un giorno o anche di più e saranno regolarmente assunti come "supplenti" in attesa che gli insegnanti titolari tornino a insegnare ai loro figli. L’idea della preside Montobbio ha già molti seguaci tra i presidi che devono fare le nozze coi fichi secchi. Per insegnare come supplente occasionale alle scuole medie basta la laurea nella materia scelta (non servono i 24 crediti formativi in materie pedagogiche), per elementari e materna serve invece la laurea in scienze della formazione o in alternativa il diploma magistrale ma solo se conseguito prima del 2003.

red. int.