Giovedì 18 Aprile 2024

Mancano i russi? Il turismo soffre il caro-energia

Blocco dei visti e crisi

Estate e turismo in Italia (foto d'archivio)

Estate e turismo in Italia (foto d'archivio)

Nuove misure all’orizzonte per bloccare il flusso di arrivi turistici dalla Russia: a discuterne saranno oggi e domani i ministri degli Esteri europei nel vertice in programma a Praga. La guerra in Ucraina spinge la Ue a valutare misure ancora più stringenti che di fatto vedrebbero sospendere del tutto l’accordo del 2007 fra Mosca e l’Unione ovvero le facilitazioni per il rilascio di visti per soggiorni di breve durata ai cittadini russi. E se la Germania appare già schierata sul fronte del no secco, in prima fila tra i Paesi che più spingono per raggiungere questo risultato ci sono la Repubblica Ceca, che spera in un accordo dei 27 per attuare lo stop totale entro ottobre, e la Finlandia. Per il Financial Times sulla stessa linea ci sarebbero anche la Polonia e i Paesi Baltici. Il perché è presto detto: dopo la sospensione dei voli tra Ue e Russia molti russi transitano da questi Paesi per raggiungere altre destinazioni europee. Alcuni avranno scelto questa soluzione anche per raggiungere l’Italia questa estate, ma i numeri secondo gli addetti ai lavori restano risicati.

E dire che nell’era pre Covid i russi che sceglievano il Bel Paese, Toscana e Sardegna in testa, erano ben altri. Nel 2019 si raggiungevano i 6 milioni di presenze per un valore esconomico stimato di 980 milioni. Ma quest’anno i russi non si sono visti – conferma il presidente di Federalberghi Toscana Daniele Barbetti – così come negli anni del Covid e questo non sposterà granché nel bilancio finale della stagione. Si sono visti invece lo stesso sulle nostre spiagge i tanti che hanno acquistato nel recente passato proprietà immobiliari – appartamenti, ville, hotel e stabilimenti balneari – e che, spesso, hanno anche preso la residenza in Italia. L’impatto del mancato arrivo dei russi? Non rilevante. Anche perché i problemi del turismo italiano in questa estate infuocata si sono dimostrati ben altri anche se derivano sempre dalla crisi ucraina. E stanno tutti in due parole: caro-energia.