Venerdì 19 Aprile 2024

Mamma mangia ostriche In fin di vita il figlio neonato

Il piccolo di 10 giorni ricoverato in rianimazione per una rarissima infezione. L’Asl ha chiuso il ristorante dove la donna aveva pranzato poco prima del parto

Sta lottando fra la vita e la morte un bimbo cinese nato dieci giorni fa all’ospedale Santo Stefano di Prato e affetto da una sepsi con meningite. I sintomi della gravissima infezione si sono manifestati a due giorni dal parto, che si è svolto senza problemi: accertamenti ed esami eseguiti dal laboratorio analisi ospedaliero hanno evidenziato che si tratta di una infezione da Plesiomonas shigelloides (un microrganismo che si trova nelle acque del sud est asiatico e nei paesi tropicali e che si può contrarre mangiando pesci crudi), che ha tratto origine da una tossinfenzione alimentare della madre.

La donna, una giovane cinese, aveva mangiato ostriche e crostacei crudi in un ristorante cinese a Sesto Fiorentino, pochi giorni prima del parto. Adesso quel locale è stato chiuso dalla sanità pubblica dell’Asl Toscana Centro per gravi carenze igieniche riscontrate nella conservazione degli alimenti. "Le analisi epidemiologiche – spiega il dottor Luca Cianti, direttore dell’Area funzionale di sanità pubblica veterinaria – hanno evidenziato che la madre pochi giorni prima del parto aveva consumato un pasto a base di crostacei e ostriche crude". Tossinfenzioni come quella riscontrata nel neonato "hanno frequentemente origine dal consumo di ostriche" e quindi "abbiamo disposto il sopralluogo del ristorante trovandolo in gravissime condizioni di degrado e di sicurezza alimentare". A mettere in moto i controlli è stata la tempestiva diagnosi sul neonato, ricoverato in terapia intensiva neonatale al Santo Stefano e trasferito ieri al Meyer di Firenze per ulteriori accertamenti diagnostici a livello neurologico. In prima linea l’equipe del dottor Pier Luigi Vasarri, direttore di pediatria e neonatologia del presidio ospedaliero pratese che ha preso in cura il piccolo ai primi sintomi di infezione. "È una forma rarissima, al 2015 ne sono descritti 12 casi nel mondo – spiega Vasarri – L’infezione è grave perché resistente ai comuni antibiotici usati in neonatologia. Il neonato è stato ricoverato dopo poche ore dalla nascita e grazie alla rapida diagnosi fatta dal nostro laboratorio abbiamo potuto intraprendere la corretta terapia, ma il suo quadro clinico resta serio".

Così dopo essere stato ricoverato nella terapia intensiva neonatale pratese, il piccolo da ieri è stato trasferito al Meyer di Firenze per ulteriori esami in accordo con i neurochirughi fiorentini, dopo che il neonato ha avuto episodi di convulsioni. La mamma sta bene fisicamente, ma è sconvolta: per lei è il primo figlio. "La donna ha riferito di avere avuto dei disturbi intestinali nei giorni successivi al pasto – dice Vasarri – Rinnoviamo l’invito alle donne in gravidanza ad evitare il consumo di cibi crudi anche negli ultimi periodi della gestazione per non trasmettere infezioni, di origine alimentare al nascituro". Il sopralluogo dell’Asl all’interno del locale, frequentato prevalentemente da cinesi per la cucina tradizionale proposta, si è concluso con la chiusura del ristorante e il sequestro di 500 chili di prodotti di origine ignota o malconservati più altri provvedimenti e l’avvio di un procedimento penale.

Sara Bessi