Giovedì 18 Aprile 2024

Mamma denuncia il figlio pirata della strada

Due studenti travolti nel Milanese, la telefonata della donna al 112: "C’è stato un incidente". A uno dei ragazzi è stata amputata la gamba

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di Roberta Rampini

SENAGO (Milano)

Un sorpasso azzardato in un tratto di strada con linea continua. L’impatto, violento e atroce, con la moto sulla quale viaggiavano due ragazzi. E poi la fuga senza, prestare soccorso. È stata la mamma del pirata della strada a chiamare i carabinieri: "Mio figlio è sotto choc, c’è stato un incidente". Non poteva immaginare quello che era realmente successo poco prima. Sono stati i militari a ricostruire pezzo a pezzo la verità, terribile, del gravissimo incidente stradale avvenuto la scorsa notte a Senago, nell’hinterland milanese. Alla fine l’investitore che non ha prestato soccorso è stato denunciato per lesioni personali stradali gravissime, fuga a seguito di incidente stradale e omissione di soccorso, mentre un ragazzo di 19 anni è in prognosi riservata all’ospedale San Gerardo di Monza. Nello schianto ha riportato l’amputazione della gamba destra, è stato sottoposto a un intervento chirurgico e ora si trova in rianimazione.

Tutto è avvenuto all’una e trenta di notte in via Alcide De Gasperi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Rho, che stanno seguendo il caso, i due ragazzi, il 19enne ora in Terapia intensiva e un 20enne, italiani, studenti, erano in sella alla moto. Probabilmente rientravano dopo una serata con amici, quando si sono scontrati frontalmente con quell’auto in fase di sorpasso che proveniva dalla direzione opposta. L’automobilista ha 27 anni ed è di Paderno Dugnano, altro comune della cintura Milanese, italiano, studente anche lui.

Anziché fermarsi per prestare soccorso dopo quel terribile botto ha schiacciato l’acceleratore e se n’è andato. I due ragazzi che erano sulla moto hanno fatto un volo di alcuni metri sulla carreggiata, anche il loro mezzo è stato trovato a diversi metri di distanza dal luogo dell’impatto. Sono stati i residenti a dare l’allarme. All’arrivo dei sanitari, intervenuti con due ambulanze e due auto mediche, il 19enne era in arresto cardiocircolatorio: rianimato sul posto il suo cuore ha ricominciato a battere solo "dopo manovre di rianimazione avanzata", hanno spiegato i paramedici.

Poi è stato trasportato rapidamente al pronto soccorso del San Gerardo di Monza. La gamba era in condizioni tali da richiedere un intervento disperato. Il 20enne che era alla guida della moto, invece, era sveglio e cosciente. È stato accompagnato al Niguarda di Milano, ha avuto una prognosi di 15 giorni per una contusione alla gamba sinistra: per miracolo era quasi illeso. Il ventisettenne in fuga, invece al volante della sua macchina ha raggiunto casa, ha raccontato alla madre dell’incidente stradale e lei non ci ha pensato un attimo. Nessun istinto di proteggere il figlio dalle proprie responsabilità, nessuna voglia di coprirlo davanti alla tragedia avvenuta. Ha preso il telefono e ha chiamato il 112. I carabinieri della stazione di Arese intervenuti sul posto hanno ricevuto la segnalazione dalla centrale operativa, a quel punto è stato facile accertare dinamica e responsabilità. Resta solo il dramma di una vita appesa a un filo e il peso di una responsabilità enorme dalla quale l’investitore ora non può più scappare.