Venerdì 19 Aprile 2024

Malumore a sinistra Sfuma il sogno di Letta

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La prima vittima collaterale dell’offensiva di Conte nei confronti di Draghi è il "Campo largo" di Letta. Pubblicamente il segretario dem non si è sbilanciato, fischiettando come niente fosse, ma in privato ha fatto arrivare a Conte una serie di messaggi per invitarlo alla ragione. Ben sapendo che, con ogni probabilità, i buoi sono già scappati e il danno è fatto.

L’atteggiamento ostile dei Cinquestelle verso il governo sta innervosendo la base Pd, sempre meno disposta a votare un qualsivoglia grillino nel proprio collegio. L’immagine di definitiva inaffidabilità a cui Conte si consegnerebbe agli occhi degli elettori Pd se uscisse dal governo in piena crisi economica, finirebbe per decretare la morte dell’alleanza organica e "gestita", quasi la divisione dei compiti tra Pd e M5S, che Letta immaginava (a voi il movimentismo a la sinistra classica), e che in ogni caso sta tramontando ogni giorno di più. L’unica speranza per i democratici è una nuova legge elettorale diversa dall’attuale, che accentui l’elemento proporzionale, e che non li obblighi a nessuna coabitazione forzata all’interno di un collegio. Il Pd sta pensando a un Porcellum corretto, aperto a discutere anche di altro.

Le speranze di una riforma a pochi mesi dal voto non sono molte, ma neppure pochissime. In fondo anche nel centrodestra la legge attuale non piace, né alla Meloni né a Salvini. Per farla occorrerebbe un accordo ampio, ed è proprio quello cui Letta sta sotto sotto lavorando. Nel frattempo il segretario prepara la campagna elettorale alzando i vessilli identitari dei diritti o della cannabis.