Venerdì 19 Aprile 2024

Maltrattarono i bimbi dell’asilo Le maestre risarciranno il Comune

Dopo la condanna penale arriva anche quella civile "Danno di immagine verso l’amministrazione"

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CONSELICE (Ravenna)

Dovranno pagare 70mila euro. E quei soldi andranno a rendere più bella anche la scuola dove si resero responsabili di maltrattamenti nei confronti dei bambini che avrebbero dovuto educare.

È questa la conclusione di una lunga vicenda che turbò profondamente Conselice, un paese del Lughese, in provincia di Ravenna. Fu all’interno dell’asilo nido comunale ‘Mazzanti’ che alcune maestre maltrattarono, fra il 2006 e il 2010, diversi bambini. Le accuse erano pesantissime, soprattutto nei confronti della coordinatrice: sberle, insulti, bambini tirati per i capelli, trascinamenti per un braccio, sollevamento per i piedi. Una storia lunga e dolorosa, con i cittadini di Conselice che ricordano bene le auto dei carabinieri fuori dall’asilo.

Due delle ex maestre sono state condannate nel 2018 in via definitiva rispettivamente a 3 anni e a un anno e 6 mesi; mentre la terza ha patteggiato un anno e 8 mesi.

Ma oltre a questo, pochi giorni fa il tribunale di Ravenna ha stabilito che non ci fu solo la sofferenza inferta a famiglie e bimbi, ma che quel caso di maltrattamenti all’asilo ha prodotto anche un danno d’immagine per il Comune di Conselice, dove è avvenuto. Per questo il giudice, con una sentenza civile, ha condannato al pagamento di 70mila euro a favore dell’amministrazione comunale le tre ex maestre dell’asilo nido comunale ‘Mazzantì’ ritenute responsabili di maltrattamenti nei confronti di diversi bimbi.

Si tratta dell’allora coordinatrice e di due educatrici ausiliarie condannate a rimborsare all’amministrazione locale 30mila euro per il danno non patrimoniale e altri 40mila per quello patrimoniale.

Palpabile la soddisfazione del sindaco di Conselice, Paola Pula: "È stato riconosciuto – dichiara – il danno di immagine per una vicenda che ha screditato la reputazione di un servizio pubblico e di un’intera comunità educante".

"Archiviamo definitivamente una vicenda che ha causato anni di sofferenza, prima di tutto ai bimbi coinvolti e alle loro famiglie. Le somme incassate - ha concluso il sindaco - saranno destinate a un progetto per l’educazione all’aria aperta attraverso la progettazione ad hoc dei cortili delle scuole, a partire dai nidi e dalle scuole dell’infanzia".

Andrea Degidi