Giovedì 18 Aprile 2024

Maltempo, perché oggi fa improvvisamente così freddo. Prima neve sulle Dolomiti

Temperature in picchiata, fiocchi bianchi sulle Alpi sino a 1.700 metri. Dopo l'alluvione nelle Marche, oggi ancora burrasca in diverse regioni

Roma, 17 settembre 2022 - Il crollo termico annunciato dalle previsioni meteo è arrivato. E ha portato con sé la prima neve fino a circa 1.700 metri di altitudine sulle Alpi, riferisce 3B Meteo. All'ombra delle Dolomiti ci si è svegliati con le cime imbiancate: i primi fiocchi bianchi sono caduti nella notte sulle montagne del Trentino Alto Adige e del vicino Bellunese. In Provincia di Trento i mezzi dell'amministrazione, questa mattina, sono stati impegnati nello sgombero della neve sulla SS 346 del passo San Pellegrino. Neve anche in valle di Fassa e sulla Marmolada, sul gruppo del Brenta, sul ghiacciaio Presena, sulla Paganella, a Folgaria e nel Primiero. La neve è caduta anche in Alto Adige, dall'Alpe di Siusi a Obereggen, alla val Senales. E le temperature sono scese anche a fondovalle: a Bolzano e Merano ci sono 14 gradi, a Trento 12, a Dobbiaco solo 6. Attorno ai 2.000 metri la colonnina di mercurio è ritornata sotto lo zero. Nessun disagio alla circolazione. Neve ai 2.757 metri del passo dello Stelvio ma la strada è regolarmente percorribile.

Previsioni meteo, quanto durerà il freddo. La sciabolata scandinava

Neve a Passo San Pellegrino, tra Veneto e Trentino, 17 settembre 2022
Neve a Passo San Pellegrino, tra Veneto e Trentino, 17 settembre 2022

Negli occhi le immagini della devastante alluvione che ha colpito le Marche. Dove anche oggi hanno imperversato i temporali, con la situazione in miglioramento solo dal tardo pomeriggio.

L'Italia vive in questo venerdì di settembre il suo primo giorno di autunno (in anticipo rispetto al calendario): la 'colpa' è della sciabolata fredda arrivata dalla Svezia. Un impulso di origine scandinava che già ieri sera ha valicato le Alpi, piombando nelle prime ore di stamattina sul Nordest. Il caldo anomalo degli ultimi giorni è stato improvvisamente cancellato, il nuovo fronte ha spinto all'ingiù la colonnina di mercurio al centro e al Nord.  Oggi ancora piogge intense su Friuli Venezia Giulia e Veneto, Lombardia orientale, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Campania, Basilicata e Calabria. Registrati venti forti con raffiche di burrasca su Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Marche, in estensione anche in Abruzzo. Situazione particolarmente critica nel Ravennate, chiusi i cimiteri di Ravenna, Marina di Ravenna e Savio). Una nave da crociera ha rotto gli ormeggi, rischiando di finire contro le banchine del porto. 

Disagi anche in Abruzzo, con alberi caduti sulle auto in sosta, cartelloni e segnali stradali divelti, palme e ombrelloni danneggiati sulla spiaggia, tettoie e tetti scoperchiati, scooter rovesciati a terra. È il vento il problema di oggi.  La mattinata era stata caratterizzata da temperature estive, ma nel giro di poco tempo sono scese anche di oltre 10 gradi. Tante le chiamate arrivate ai centralini dei Vigili del Fuoco.  Nel Lazio, a Bracciano, un albero è caduto sopra un'auto in transito sulla strada. Miracolosamente illesa la ragazza che si trovava al volante. Allerta maltempo anche in Veneto, dove al momento non si segnala alcuna criticità. Oltre alla neve, le Alpi saranno sferzate dal favonio (o phoen). 

Nel pomeriggio la perturbazione che ha flagellato ieri le Marche, e che oggi fa sentire i suoi effetti nel Meridione, si allontana via via dall'Italia.  Non sarà invece una fugace parentesi quella del freddo: tra mercoledì e giovedì è atteso un ulteriore calo delle temperature: tra mercoledì e giovedì si potrebbero registrare valori otto gradi sotto le media del periodo. A Roma, per esempio, nel pomeriggio si potrebbero toccare nel pomeriggio i 23-24 gradi. Praticamente un'inversione tra le minime dei giorni scorsi e le massime dei prossimi. Nella seconda parte della settimana i modelli stimano una ripresa dell'anticiclone, ma è ancora troppo presto peché siano considerati affidabili. Quel che è certo è che l'autunno ha bruciato le tappe e mezza Italia si è risvegliata - dopo mesi - al freddo.