Mai dare del rimbambito a un filosofo

Viviana

Ponchia

Se siamo al punto in cui a Gianni Vattimo viene dato del rimbambito non c’è speranza per nessuno. Rimbambito da "bambo", sciocco o bambino. Talmente ingenuo da cadere nella trappola di un collaboratore avido. Il suo assistente andrà a processo per circonvenzione di incapace con l’accusa di avere approfittato della fragilità psichica del filosofo, di avere fatto magheggi per spillargli soldi e oggetti di valore.

Un amministratore di sostegno ora controlla le entrate

del maggior pensatore italiano della seconda metà del Novecento. Gli psicologi frugheranno nella sua testa per valutare la predisposizione a farsi plagiare. Il teorico del pensiero debole nega, spiega, ironizza: "Mica si può chiedere a un matto se è matto".

E già per questo va assolto. Ma intanto finisce idealmente sul banco degli imputati, trascinando con sé tutti noi che un giorno avremo (si spera) 85 anni e qualche amico invidioso, qualche nipote impaziente di ereditare. Lui difende il giovane assistente con cui convive, rimpalla le illazioni ("figuriamoci se mi innamoro alla mia età"), ribadisce che il suo patrimonio non è stato intaccato ("e non si tratta del patrimonio di Bill Gates"). Di fatto è sospettato di essere influenzabile e circuito, insomma incapace di intendere e di volere. A Socrate, scultore di anime e alleviatore del dolore umano, toccò la stessa sorte in famiglia. Era sua moglie a dargli del rimbambito quando tornava a casa con la mente inabissata nei pensieri della vita e della morte: "Mi sai dire cosa si fa oggi da mangiare? Non lasci nemmeno un obolo per la spesa e a mezzogiorno eccolo bell’e fresco come una rosa". I soldi, sempre quelli, oggi come allora. Il processo alla generosità e a un approccio alternativo (filosofico?) al cash flow è in agguato per tutti. Santippe non capiva e non aveva pietà: "Mi sai dire dove sei stato tutta la mattina? A predicare la castità ai passeri? A misurare quanto è lungo il salto della pulce? Be’, cos’hai guadagnato?". Più o meno siamo rimasti lì.