Martedì 23 Aprile 2024

"Mai dato del doping a Magnini". Il medico: quei soldi erano rimborsi

Pesaro, Porcellini è tra gli imputati. "Agli atleti funghi naturali". Ora indaga la procura antidoping

Il campione di nuoto Filippo Magnini e il medico Guido Porcellini

Il campione di nuoto Filippo Magnini e il medico Guido Porcellini

Pesaro, 3 giugno 2017 - Dottor Porcellini, ha sentito Magnini in queste ore?  «No, non ho sentito Filo e nessun altro. Non possiamo sentirci. Perché tanto, qualunque cosa possiamo dire o fare, verrebbe interpretata male».

Ma quindi ha offerto o no queste sostanze a Magnini, come dice la Procura di Pesaro? «Sfido qualunque atleta che ho seguito, Magnini, Fognini, Pellegrini, Hackett, a dire che io gli abbia mai dato un farmaco».

E quei soldi ricevuti da Magnini di cui parla con De Grandis nelle conversazioni intercettate? Quei 1200 euro in un’occasione e poi in un’altra quando dice a Magnini di versare soldi sull’iban di De Grandis? A che titolo? «Ma seguire un campione come lui vuol dire occuparsi di tante cose. Voi non vi rendete neppure conto. Si passa dalle grandi incombenze a quelle più piccole. Come quella volta che stavo per partire per il Sudamerica, Federica (ndr Pellegrini) aveva la febbre e Filo mi ha chiesto di passare a visitarla. Ho preso, sono partito e sono passato prima da lei e poi, stanco morto, sono andato a prendere l’aereo. Quei soldi erano a titolo di rimborso spese. E in un’occasione gli avrò detto di girarli a De Grandis. Ma secondo voi, se devo fare affari illeciti, userò l’iban, mio o di un altro? Ma vado in Svizzera ogni 15 giorni. Se uno vuole, i canali ci sono. Ma io non sono un delinquente».

La Procura di Pesaro la pensa diversamente…  «Ecco, parliamo di come io sia vittima di un’inchiesta strumentale e violentissima. Oltre 1600 pagine, 100 giorni di intercettazioni che sono costati allo Stato più di 100mila euro. Ben 7 carabinieri sono venuti a perquisirmi, 3 o 4 volte. Ma si vedeva che non ci credevano neppure loro. Hanno avuto a che fare con criminali veri, non con gente come me. Tutto questo per un volume d’affari che, a guardare le carte dell’inchiesta, non supera gli 800 euro. Siamo uccisi e massacrati in modo ingiustificato».

Allora quell’ormone della crescita di cui si parla nelle intercettazioni?  «L’ho già detto. Quello era per me. Io sono un medico che non ha mai dato un farmaco a uno sportivo».

Ma allora cosa sono quei funghi di cui parlano Magnini e Santucci? «Sono i funghi della Micotherapy. Sono fitofarmaci, sostanze naturali. Ma se Magnini stesso è sponsorizzato dall’Avd reform performance, quest’azienda di funghi medicinali. È dal ’96 che studio i funghi. Sono stato io il primo a introdurli in Italia. È che bisogna stare attenti a quelli che si prendono. Io tratto quelli che vengono da Santiago di Compostela. Da questi si ricavano gamme di sostanze che applico in diverse situazioni». 

Ma per gli sportivi? A che servono?  «Li uso per l’integrazione alimentare. Ad esempio in caso di influenza, ti danno forza. E il mio lavoro e i miei prodotti servono ad aiutare gli atleti a sopportare la fatica. Non sono doping. Dovete capire che nella farmacopea, il prodotto è usato off lebel all’80%. Il bravo medico usa il principio attivo, il foglietto illustrativo lo usa il rappresentante farmaceutico. L’aspirina 100mg è antiaggregante piastrinico, 400 mg antinfiammatorio. Ogni farmaco fa cose diverse a seconda del dosaggio che ha. E questo io faccio a seconda delle esigenze. ‘Sic volo’ scrivo nelle mie prescrizioni, perché faccio i dosaggi ad hoc per ogni mio paziente».