
"Sarà un lavoro lungo nel tempo. Ma abbiamo già dei progetti. Rai Teche ha una miniera del suo lavoro". L’annuncio arriva dall’ad di viale Mazzini, Carlo Fuortes, a metà della giornata dedicata all’ultimo saluto pubblico a Gianni Minà, nella camera ardente allestita in Campidoglio. L’uomo di cui si fidavano i "grandi" (e l’unico al mondo capace di mettere a tavola insieme Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel Garcìa Marquez), il giornalista con la "schiena dritta" come lo ricordano in tanti oggi, che non si risparmiava mai per le battaglie per la libertà, si è spento lunedì a 84 anni.
Nella sala della Protomoteca ogni particolare raccontava un pezzo di lui. Presenti la moglie, la giornalista Loredana Macchietti, e le figlie Marianna, Francesca e Paola: La foto di Minà sorridente, in bianco e nero scattata nel suo studio. Sulla bara, un rametto d’ulivo e la maglia numero 1 granata dell’altra sua passione, il Torino, che la società e il presidente Urbano Cairo hanno voluto inviare.