Mercoledì 24 Aprile 2024

Ma una donna può farsi crescere i baffi?

Migration

Viviana

Ponchia

estetista inglese Joanna Kenny, che dovrebbe avere fatto della ceretta una missione, invita le ragazze a tenersi i baffi. Lei addirittura ci mette sopra il mascara per esaltarli. Perché, sostiene, non sarà qualche ombra di troppo a rendere brutta una donna. Ci provò qualche anno fa anche un’azienda di rasoi. Spingeva le possibili clienti a non depilarsi da nessuna parte, viso compreso. Ma era furba strategia di marketing: fare leva sul bastian contrario che c’è in ogni consumatore, e infatti tutte a comprare lamette. Ogni donna dalla pubertà conduce la sua onesta battaglia con i peli e chi nega o è molto fortunata o mente. Le proviamo tutte: strappi a caldo e a freddo, epilatori, diserbanti in crema, laser in attesa del napalm. Nessuna parte viene risparmiata, nessuna è mai abbastanza liscia.

Può capitare di prendersi un intervallo sabbatico perché disperse in alto mare, o per vedere fino a che punto osa la natura. Ma poi si ricomincia e il polpaccio villoso torna ad avere quello che merita. Contro i baffi la guerriglia è di nicchia ma più drammatica. Le vere bionde non possono capire. Mia zia Zaira si faceva la barba tutte le mattine e con i suoi baci acuminati ha fatto fuori due mariti e spaventato generazioni di bimbi del Polesine. E però: non era forse bella Frida Kahlo? Non che non lo era. E nemmeno quello splendore di Salma Hayek che l’ha interpretata al cinema, confessando un lieve cedimento dell’autostima ogni volta che usciva dal trucco.