Martedì 23 Aprile 2024

"Ma senza atomo collassa l’economia"

di Antonio Del Prete

"I costi per costruire una centrale lievitano? In Italia anche una strada o una ferrovia costano il triplo – replica con veemenza Chicco Testa, manager esperto di energia –. Come mai in Corea del Sud o in Cina non si pongono la questione?

Salvini e Calenda rilanciano il tema del nucleare in campagna elettorale. Ma non era un tabù?

"Evidentemente la crisi energetica ha cambiato le cose. Siamo tornati agli anni ‘70, quando l’aumento spaventoso del prezzo del petrolio mise in crisi il sistema industriale dell’Occidente. All’epoca molti Paesi realizzarono centrali nucleari".

È un esempio che va replicato?

"Il tema è tornato d’attualità. I tedeschi rinviano la chiusura di tre centrali, i belgi hanno deciso di tenerle aperte, i Paesi dell’Est europeo intendono costruirle. L’Italia è l’anello debole della catena energetica, rischia di essere stritolata. Ma continuo a pensare che l’opinione pubblica nazionale non sia favorevole, anche se alcuni sondaggisti mi dicono che qualcosa si muove".

Sul tema gli italiani si sono già pronunciati con due referendum. Un vaglio elettorale può servire per innescare la retromarcia?

"Sicuramente può sdoganare il tabù. Ma Salvini, proponendo di costruire un impianto nel suo quartiere, fa propaganda. Mi sembra più puntuale la proposta di Calenda".

Gli ambientalisti bocciano il nucleare come pericoloso. Hanno qualche ragione?

"Nessuna iniziativa è a rischio zero. Ad ogni modo, bisogna porsi questa domanda: per quanti anni possiamo resistere a un livello dei prezzi di questo tipo? Il collasso economico provocherebbe danni peggiori di un incidente nucleare. C’è poi l’aspetto delle emissioni".

Vale a dire?

"L’anno scorso l’anidride carbonica nell’aria è aumentata di 2 miliardi di tonnellate. Come si fa a ridurla senza ricorrere al nucleare?".

Quanto tempo servirebbe per cominciare a produrre energia?

"Con un programma serio saremmo pronti in 10 anni".

È possibile ipotizzare nel lungo termine un’indipendenza energetica grazie al nucleare?

"No, dal nucleare otterremmo corrente elettrica, che rappresenta il 20% del fabbisogno energetico. Gas e petrolio servirebbero ancora".