Mercoledì 24 Aprile 2024

Ma chi è famoso deve dare il buon esempio

Alessandro

Farruggia

Ricchi e famosi, i calciatori, come molti altri sportivi e al pari degli uomini di spettacolo, sono icone del nostro tempo. Sono amati e ammirati. Fanno trend. Nel bene e nel male. E quindi, in tempi di Covid 19, il loro comportamento conta più di quello di un normale cittadino. Il loro virtuoso rispetto delle nome di prevenzione antipandemia le rafforza nella percezione di tanti loro fan. E, di contro,

il loro potenziale cattivo esempio è contagioso,

essendo loro dei moltiplicatori

del comportamento sociale.

Per questo nel tempo libero non possono proprio comportarsi con leggerezza, avere comportamenti irresponsabili. E il motivo è duplice. Da un lato, diffondendo il Covid 19, metterebbero in crisi una industria che li retribuisce lautamente, dall’altro incoraggerebbero quei comportamenti impropri e incoscienti che contruiscono a moltiplicare l’effetto contagi. Questo non significa certo che i calciatori o gli uomini di spettacolo che si contagiano o, peggio, si ammalano, siano comunque responsabili. Il contagio può infatti avvenire anche senza una loro sottovalutazione del problema. Senza che abbiano evitato di usare le mascherine, di tenere le distanze, di lavare o sanificare le mani. Può avvenire senza alcuna colpa. Ma se i vip le misure di prevenzione non le rispettano, se inconsciamente se la vanno a cercare credendo di essere prodigiosamente immuni per meriti sportivi o artistici, questo è intollerabile e non è segno di professionalità. Perchè una legge eterna dello sport dice che sottovalutare un avversario è l’anticamera della sconfitta. E i veri campioni lo sanno.