Viviana Ponchia Essere belli aiuta certamente, ma la cosa non va presa troppo sul serio. Aiuta anche essere gentili, educati, allegri, coerenti, tenaci, disponibili. Forse persino onesti. Un’anima bella non la ferma nessuno e oltretutto non invecchia, anzi può solo migliorare. E non sembri una consolazione per i brutti. Quando la smettono di compatirsi e accendono il fuocherello interiore dato in dotazione a tutti, purtroppo senza libretto di istruzioni, diventano insuperabili e magnetici. Ecco, più che alla bellezza bisognerebbe rivolgere un pensiero al magnetismo. Il giorno in cui la ragazza bruttina che vi vergognavate di presentare agli amici educatamente vi mandò a stendere e con un sorriso disse che sarebbe stata sempre dalla vostra parte ma per coerenza sceglieva Riccardo, avete avuto la certezza di avere perso la donna più bella del mondo. E lo era. La bellezza non è matematica. Emma Watson si tiene le orecchie a sventola, Cameron Diaz convive da sempre con l’acne e se Barbra Streisand non ha portato dal chirurgo il suo nasone storto una ragione ci sarà. Dubbio mai sciolto: è bella Meryl Streep? Quando nel 1976 fece il provino per King Kong il produttore Dino De Laurentiis chiese al figlio, in italiano: "Perché mi hai portato questa brutta cosa?". E lei in perfetto italiano rispose: "Mi dispiace non essere abbastanza carina per uno scimmione". Magnetismo significa vibrare alto e sollevare di rimbalzo gli altri da questa valle di lacrime. Non sedurli con lo sguardo da gattona, ma invogliarli a seguirti perché lassù si deve stare proprio bene. In Giappone sono affezionati al Wabi Sabi, categoria estetica che predilige l’insolito, il mancante, l’incompiuto. È Wabi Sabi tutto quello che ci provoca serena malinconia e ardore spirituale fondandosi su tre semplici verità: nulla è perfetto, nulla è finito, nulla dura. Meno che mai la bellezza.