
Morte di Papa Francesco, bandiere a mezz'asta al Quirinale in segno di lutto (Ansa)
Roma, 22 aprile 2025 – Il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco in Italia, durerà più che per i predecessori: 5 i giorni, rispetto ai massimo tre riservati ai pontefici del passato. Secondo quanto stabilito dal Consiglio dei ministri, il lutto dunque terminerà con i funerali fissati per sabato 26 aprile, alle 10, considerando che è iniziato di fatto il 21 aprile, giorno del decesso del Santo Padre. Ma cosa comporta?
Partiamo dai simboli: le bandiere sui palazzi pubblici resteranno a mezz’asta mentre le bandiere esposte all'interno verranno abbrunate con due strisce di velo nero a cravatta.
“Venticinque aprile sobrio”
Per quanto riguarda le manifestazioni pubbliche, queste potranno essere annullate, rimandate o svolte in forma ridotta. Stessa cosa per gli eventi culturali, sportivi e gli spettacoli. Un esempio: le partite di calcio in programma per sabato 26 aprile, sono state cancellate. Per quanto riguarda invece gli appuntamenti legati alle celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione, si faranno ma “con la sobrietà che la circostanza impone”, indica il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, al termine del Cdm.
A Roma sono confermate dunque le commemorazioni come quella al Milite ignoto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e vari ministri.
Si va a scuola? E a lavoro?
I giorni di lutto sono considerati comunque lavorativi. Le lezioni si svolgeranno regolarmente nelle scuole che non fanno ponte, a meno di decisioni diverse da parte dei singoli istituti. Per la stessa ragione negozi, uffici a aziende, saranno aperti. Gli enti pubblici potranno scegliere se organizzare momenti di raccoglimento.
Il Cdm, su proposta di Giorgia Meloni, ha deciso che il giorno del funerale, alle 10, orario di inizio delle esequie, verrà osservato un minuto di silenzio negli uffici e nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado aperte (alternativamente nel primo giorno di apertura dopo il funerale).
Si ferma la politica. In Parlamento è scontato il rinvio del question time per Giorgia Meloni, che era in programma mercoledì pomeriggio in Senato, ma salta anche il viaggio in Uzbekistan e Kazakistan della premier, previsto dal 25 al 27 aprile, che avrebbe impedito alla leader di Fratelli d’Italia di partecipare ai funerali.
I precedenti
Il lutto nazionale in Italia era già stato proclamato per altri Pontefici come Pio XII (1958) nel 1963 per Giovanni XXIII (1963), Paolo VI (1978) e Giovanni Paolo II (2005). In tempi recenti fu indetto anche per il terremoto dell'Aquila nel 2008, per le vittime del Ponte Morandi nel 2018 e per la scomparsa di Silvio Berlusconi nel 2023.