Giovedì 18 Aprile 2024

L’UNICO CONDANNATO

Una l’ha tenuta ferma, l’altra l’ha aggredita: l’ipotesi della rivalità. Hanno raccontato poi tutto ai genitori. L’allarme dato da una passante

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di Tommaso Papa

Hanno tutte 13 anni, stesso quartiere, stessa strada, stessa classe, la terza media, tre ragazzine come tante: ieri pomeriggio però due di loro hanno aggredito la terza e l’hanno colpita con delle forbici. Solo per un caso, visto che l’arma non era abbastanza appuntita, non l’hanno ammazzata. E tutto senza un apparente perché, visto che la molla che ha fatto scattare tanta violenza è ancora oscura, chiusa nei pensieri confusi di due adolescenti. Rivalità su qualche piccolo amore adolescenziale? Invidie tra ragazzine? Restano solo ipotesi, al momento. Si ipotizza persino un agguato, ma il bullismo pare non c’entri, come non c’entra il razzismo. Ma tutti gli altri motivi, anche più futili, non possono essere scartati.

Per ora di certo ci sono i fatti, a cominciare da quello più importante, che la vittima, anche se grave, riuscirà a salvarsi. Un sabato pomeriggio a Castelbelforte, paesino della provincia mantovana ai confini con il Veronese. La violenza avviene ai bordi un un parco: verso le 16, secondo le prime ricostruzioni, tre ragazzine si incontrano nell’area verde. Due si scagliano contro la terza. Una la tiene ferma, l’altra comincia a picchiarla e a colpirla con un paio di grosse forbici, ferendola alla testa. Sono forbici da sarto, quindi con la punta arrotondata, e questo evita ferite letali. La vittima crolla sul prato sanguinante e le due assalitrici se ne vanno. La scena e le grida però vendono notate da una signora che abita nella zona e che dà l’allarme. Sul posto arrivano un’autoambulanza e un’eliambulanza: la ragazzina, vigile nonostante i colpi, verrà trasportata all’ospedale di Borgo Trento, a Verona. È lì che si trova ricoverata con profondi tagli a fronte e volto. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita.

Sotto choc è invece la comunità alla quale lei e le ragazze che l’hanno colpita appartengono. Frequentano la terza classe delle medie e Castelbelforte e appartengono a famiglie italiane senza particolari problemi. Le due assalitrici hanno un’età che non le rende imputabili e ne tutela in assoluto la privacy. Ed è solo alla luce della loro età che si può leggere il loro comportamento successivo al ferimento: le due tredicenni, infatti, compiuto l’assalto che forse avevano premeditato, sono ritornate a casa. Qui avrebbero raccontato tutto ai genitori increduli, i quali le stavano accompagnando dai carabinieri, quando sarebbero stati preceduti appunto dagli uomini dell’Arma. La loro giovanissima età impedisce qualsiasi provvedimento restrittivo ma oggi il caso avrà un passaggio obbligato, con l’intervento della magistratura.

Un episodio simile è accaduto sempre ieri, in serata a Murgia, in provincia di Trieste: una quattordicenne è stata colpita con un’arma da taglio, probabilmente un coltello, da una coetanea con la quale ha avuto un litigio in strada, sembrerebbe per motivi passionali. La vittima è riuscita a chiedere aiuto in una vicina pizzeria ed è stata soccorsa; portata all’ospedale pediatrico di Trieste, è stata ricoverata in codice giallo per due ferite al tronco. La presunta autrice dell’aggressione, una 15enne, è stata identificata e rintracciata poco dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Secondo quanto si apprende, entrambe le ragazze sono italiane, amiche, probabilmente della zona. La vicenda ora rientra ovviamente nella competenza della Procura dei minori.