L’ultimo schiaffo ai genitori di Archie "Niente trasferimento all’hospice" Il Vaticano: "Non è una foglia secca"

L’iter per il distacco del 12enne inglese Archie Battersbee dalle macchine che lo tengono in vita dal 7 aprile, dopo un incidente domestico che lo ha ridotto in stato vegetativo e in una condizione definita dai medici di morte delle cellule cerebrali "altamente probabile", è atteso nelle prossime ore nel Royal London Hospital di White Chapel, nella zona est della capitale britannica. L’Alta Corte di Londra ha respinto anche l’ultima istanza avanzata dai genitori per ottenere almeno il trasferimento del bambino in un hospice vicino a casa. Intanto la comunità cattolica vive ore di preghiere e attesa per la sorte dell’adolescente inglese. "Archie non è una foglia secca, è un bambino in carne ed ossa", scrive Vatican News.