Giovedì 25 Aprile 2024

Lukashenko vede Putin e schiera i missili dello zar

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Vladimir Putin è volato a Minsk per un faccia a faccia col dittatore bielorusso Aleksander Lukashenko: una rara visita che ha riacceso i timori del governo di Kiev che il Cremlino possa premere sul regime bielorusso per trascinarlo con sé nell’invasione dell’Ucraina, oppure tentare un altro attacco dal territorio della Bielorussia.

Da Mosca, però, al momento smentiscono che Putin voglia far entrare in guerra la Bielorussia: sono "invenzioni assolutamente stupide" e "senza fondamento", ha tagliato corto il portavoce del Cremlino, Peskov. Il presidente russo ha detto che Mosca e Minsk continueranno a tenere esercitazioni militari congiunte mentre Lukashenko ha affermato che la Bielorussia dispiegherà i sistemi missilistici S-400 e Iskander (anti aereo) consegnati dalla Russia. Putin e il suo principale alleato sembrano essere tornati a flettere i muscoli. Alcuni analisti dubitano che l’esercito russo ora abbia la forza per una nuova offensiva contro Kiev, mentre altri ritengono le truppe bielorusse relativamente deboli per un simile attacco. Ma il despota bielorusso smentisce di voler attaccare l’Ucraina e, soprattutto, secondo esperti l’invio di militari in Ucraina sarebbe politicamente pericoloso per Lukashenko, che rischia una insurrezione. Questa situazione, però, obbliga le forze armate ucraine a schierare contingenti anche a nord, lungo il confine con la Bielorussia, e lontano dal fronte attuale.