Giovedì 18 Aprile 2024

"Lui è garantista solo con il figlio" Imbarazzo 5 Stelle, affondo Pd-Lega

Sdegno della politica dopo il video dell’Elevato. La Boschi (Iv): "Sul caso Etruria mi mise in croce per nulla"

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di Giovanni Rossi

"Video aberrante". "Manettaro contro avversari, iper-garantista per il figlio". "Inguardabile. Offende le vittime". "Forcaiolo solo con le vite degli altri". La performance di Beppe Grillo a difesa del figlio Ciro – sotto indagine per violenza sessuale – scatena le reazioni del mondo politico e della società civile. Parole sdegnate da quasi tutti i partiti. Solidarietà mista a riprovazione dalla galassia 5 stelle. "Coraggio Beppe", scrive il dissidente Alessandro Di Battista all’Elevato: "Sei un papà e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta". "Sono e siamo umanamente vicini a Beppe Grillo, un uomo e un padre che sta vivendo un dramma che non è augurabile a nessuno", aggiunge il reggente Vito Crimi. "Da mamma gli sono vicina", twitta la vicepresidente del Senato Paola Taverna, pasionaria che, per distinguersi meglio, bacchetta "giornali e talk show". "Ma io ritengo che ogni donna debba poter denunciare in qualsiasi momento", si smarca la deputata pentastellata Maria Edera Spadoni. "Non riesco a commentare le parole di Beppe – dichiara, incredula, la deputata Federica Daga –. Io, vittima di violenza, ci ho messo sei mesi per denunciare".

"Grillo mostra in tutta la sua evidenza il funzionamento della vittimizzazione secondaria: le donne non sono credute, la violenza viene minimizzata, la ragazza giudicata quasi fosse lei l’accusata", sottolinea Antonella Veltri, presidente di Donne in rete contro la violenza. "Il video di Grillo è allucinante. C’è dentro tutto quello che la politica non può e non deve essere", s’indigna il deputato Matteo Orfini (Pd). "Soprattutto se sei influente, non alzi il velo del sospetto sui giudici e non getti l’ombra della colpa su una ragazza che ha denunciato lo stupro", attacca la capogruppo dem alla Camera Deborah Serracchiani. Nel Pd intervengono in tanti. La capogruppo in Senato Simona Malpezzi stigmatizza "il frasario tipico di chi colpevolizza la vittima: parole sconcertanti". "Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf….’ è la versione più becera di ‘aveva la gonna troppo corta…’", evidenzia la deputata dem Alessia Rotta.

"Di che cosa si lamenta oggi Beppe Grillo? Di un clima schifoso? Ma vi ricordate cosa ha fatto a me, a mio padre, alla mia famiglia? – rievoca Maria Elena Boschi (Italia Viva) tornando con la mente ai giorni del crollo di Banca Etruria –. Quanto odio, quanta volgarità, quanta violenza". "Eppure noi – continua la deputata ed ex ministra – abbiamo aspettato che la giustizia facesse il proprio corso. Oggi Grillo ci spiega che ci sono due pesi e due misure. Che ci sono le regole e la morale che si applicano a lui e alla sua famiglia e quelle che valgono per quella di tutti gli altri attaccati ingiustamente negli anni dal Movimento 5 Stelle. Che Beppe Grillo usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio è vergognoso".

La Lega osserva la virata grillina con ironia: "Garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente". Lapidario Maurizio Lupi (Noi con l’Italia): "Grillo attacca frontalmente la magistratura dopo aver fomentato per vent’anni i più bassi istinti giustizialisti". "Grillo difende il figlio perché è il padre o perché ha delle certezze? – chiede Maurizio Gasparri (Forza Italia) –. Noi siamo garantisti da sempre. Ma ci ricordiamo che Grillo ha accusato tutti di tutto, ha educato i membri del suo movimento a scagliarsi contro tutti senza mai chiedere scusa. Questo garantismo a scoppio ritardato non ci convince. C’è molta ipocrisia". "Un video raccapricciante – lo definisce il senatore di Fi, Francesco Giro –. L’ultimo, ennesimo colpo al Movimento 5 Stelle ormai vicino all’estinzione. Ora nascerà il partito di Conte, che con Casaleggio, Grillo e il grillismo non c’entrerà nulla".