Anche lo sport può aiutare
la causa ucraina. Prima
la vittoria della tennista Elina Svitolina in Messico che, vestita coi colori
del suo Paese, ha battuto seccamente (6-2, 6-1)
la russa Anastasia Potapova (trionfo dedicato all’Ucraina e promessa di donare
i montepremi alla resistenza e alla popolazione civile). Poi l’avvio trionfale di Kiev ai Giochi paralimpici invernali di Pechino con tre medaglie d’oro, tre d’argento e un bronzo, tutte nel biathlon. Dalle paralimpiadi sono stati esclusi gli atleti russi
e bielorussi proprio per denunciare l’offensiva voluta dal Cremlino. Uno dei vincitori, Vitali Lukianenko, ha dedicato la medaglia "ai ragazzi che proteggono le nostre città". "È un miracolo che siamo qui a partecipare ai Giochi" e queste vittorie "sono il segno che l’Ucraina era, è e rimarrà un Paese",
ha affermato il presidente del Comitato paralimpico ucraino, Valeriy Sushkevych.