Martedì 23 Aprile 2024

Luciana Littizzetto e la figlia adottiva fuggita da Minsk. Quell'abbraccio dopo la paura

La riunione è stata immortalata con una foto su Instagram, accompagnata dalle parole commoventi dell'attrice

Luciana Littizzetto/Instagram

Luciana Littizzetto/Instagram

Roma, 6 ottobre 2022 - Luciana Littizzetto ha finalmente riabbracciato la figlia 'adottiva' Svetlana, rimasta bloccata a Minsk. Tra la pandemia e la guerra in Ucraina, la ragazza bielorussa non è più riuscita a tornare in Italia, ma dopo mesi di attesa e ansia ieri è arrivata. La notizia felice è stata condivisa direttamente dall'attrice su Instagram, in un post commovente: "E alla fine…Svetlana è quiiiiiiii!!! Ogni tanto in questi mesi pensavo che non ci sarei riuscita a riportarla in Italia. Non capivo se fosse solo difficile o proprio impossibile. Ma non mi sono arresa. Non ci siamo mai arrese. Ed eccoci qua. Felici."

La comica torinese è mamma affidataria di tre ragazziVanessa (27 anni) e Jordan (25 anni), che sono metà italiani metà kosovari, e Svetlana, la più 'piccola'. La ragazza 24enne è entrata nella famiglia della Littizzetto grazie al Progetto Chernobyl, programma rivolto a bambini provenienti dalla Bielorussia con prevalenza delle regioni colpite dal disastro nucleare del 1986. L'obiettivo del progetto era ridurre la quantità di tempo trascorso dai minori nelle zone più contaminate, dando loro l'opportunità di passare almeno un paio di mesi all'estero. Da allora Svetlana tornava in Italia ogni estate per trascorrere le vacanze con "Lucianina", come la chiama Fabio Fazio, e i suoi cari. Ma tra la pandemia e la guerra in Ucraina, gli ultimi anni sono stati complessi, tanto che ritrovarsi sembrava pressoché impossibile. In una recente intervista rilasciata al settimanale Oggi, l’attrice aveva manifestato le sue preoccupazioni per la situazione, non nascondendo i timori per il futuro della ragazza: “Le avevo detto di venire qui prima dell’inferno. Vive a Minsk e insegna tedesco. Non vuole lasciare il lavoro”, aveva spiegato la Littizzetto. 

In un libro pubblicato nel 2021 dal titolo 'Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore', Luciana racconta la sua esperienza da mamma affidataria. Complicata, ma anche "piena di momenti divertenti". Parlando del memoir al Corriere Fiorentino, ha spiegato come la situazione di Svetlana è stata diversa da quella degli altri due ragazzi. "Svetlana ha una famiglia equilibrata, che la ama e la segue, e si è preoccupata di mandarla in Italia per evitarle il rischio di contaminazioni", ha detto. "Jordan e Vanessa, invece, si portavano dietro un rimorchio di dolore", che prima di incontrare Luciana, vivevano in una comunità. La comica ha confessato che le procurava un po' di amarezza il fatto che non l'hanno mai chiamata 'mamma', ma "se n'è fatta una ragione".