Luana, il sogno di diventare attrice Anche la Guerritore al funerale

"Aveva pensato di trovare un lavoro sicuro per crescere il bimbo". La maestra: era uno scricciolo

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Fiori e palloncini bianchi, lacrime e applausi hanno accolto la bara di Luana D’Orazio, la 22enne pistoiese morta lunedì 3 maggio in un incidente sul lavoro all’interno di una ditta tessile di Montemurlo (Prato). Il funerale è stato celebrato ieri ad Agliana (Pistoia) davanti a oltre 500 persone, nella chiesa non lontana dalla casa dove Luana viveva con i genitori, il fratello e il figlioletto e che si trova di fronte all’istituto che Luana aveva frequentato, pochi anni fa. Davanti ai cancelli un cartello: "La tua scuola ti saluta, ciao Luana".

"Me la ricordo, era una scricciolina, minuta, esile", racconta Barbara Davini, maestra delle elementari di Luana. Davanti alla chiesa sono stati sistemati dei palloncini bianchi, poi liberati dalle amiche di Luana che indossavano unamaglietta con la sua foto. Alla funzione hanno preso parte anche la titolare dell’azienda dove l’operaia ha perso la vita e colleghi. Dal vescovo al governatore Giani, nel giorno del lutto regionale, è arrivato il messaggio che "bisogna cambiare perché non ci siano più morti sul lavoro". Al funerale c’era anche Monica Guerritore: "Luana aveva messo da parte il sogno di fare l’attrice per occuparsi del bimbo, ha pensato ad avere un lavoro sicuro. Invece questa sicurezza è stata tradita".

pa.ce.