Giovedì 25 Aprile 2024

Apparizioni mariane, Africa e India nuove terre dei miracoli

Una mappa mondiale della manifestazioni di Maria assegna ai villaggi più poveri della Terra le ultime segnalazioni. Il teologo: "La Vergine si manifesta agli umili. Ma serve prudenza, evitiamo la morbosità". Lourdes, pellegrinaggio online con milioni di fedeli collegati

La grotta di Lourdes: ad agosto riprendono i pellegrinaggi dall'Italia

La grotta di Lourdes: ad agosto riprendono i pellegrinaggi dall'Italia

Roma, 16 luglio 2020 - E' il giorno di Lourdes, l'anniversario della diciottesima e ultima apparizione della Vergine  a Bernadette. E' anche il giorno della Madonna del Carmelo e della manifestazione di Maria a due pastorelli a Boccadirio, sull'Appennino Bolognese. Insomma il 16 luglio è un giorno davvero speciale per i fedeli. Si è calcolato che oggi saranno milioni quelli collegati per seguire la diretta dalla grotta delle guarigioni sui Pirenei, che ha organizzato  un pellegrinaggio on-line mondiale (dall'Italia canale 28 - 157 Sky – www.tv2000.it/live). Celebrazioni, processioni, testimonianze e rosario in 10 lingue. Un modo per rispondere all'emergenza Coronavirus che ha costretto per la prima volta nella storia Lourdes a due mesi di chiusura. Da maggio sono ripresi gli accessi in modo limitato, ad agosto ricominceranno i pellegrinaggi. Per dare un'idea: arrivavano 20mila persone al giorno, siamo a 3000, ha spiegato il rettore, che ha  calcolato una perdita di 8 milioni di euro. Anche per questo oggi si fa conto sulla generosità dei fedeli. 

Il fenomeno delle apparizioni continua a suscitare un grande interesse. Un sito americano, 'The Miracle Hunter', ha disegnato una mappa che mette in fila le segnalazioni in arrivo da tutto il mondo, chiarendo la posizione della Chiesa: ed è soprattutto una lista di no o di non decisioni. L'ultima a fare notizia  (ma non riconosciuta) risale al 2018 e arriva da Nden, un villaggio del Camerun. Africa e India sono tra i paesi più presenti, negli ultimi decenni. Riempiono le cronache di chi dichiara di aver visto "la donna più potente del mondo", come il National Geographic definì Maria scegliendo di metterla  in copertina, nel 2015. Ma non è questo ad interessare padre Salvatore Maria Perrella, docente di teologia dogmatica e mariologia alla Pontificia facoltà "Marianum", frate dei Servi di Maria, napoletano capace di "umanizzare" il messaggio divino attingendo all"intelletto d'amore" della sua terra.

Padre, le segnalazioni su Maria si stanno ripetendo in modo significativo tra Africa e India. Cosa significa? "Intanto  la Madonna appare agli umili, non agli sciocchi! Diciamo che è un mistero, è parte della politica misteriosa del cielo, per dirla con un vescovo sapiente dell'800. Ma il problema è che queste apparizioni non sono ben registrate storicamente né ben attestate, spesso esiste solo qualche tradizione orale".

L'interesse è sempre molto alto.  "Parlerei di morbosità verso il sovrannaturale. I media sono attratti da questi fenomeni perché muovono le masse, muovono la curiosità. La curiosità ha sempre attraversato il  mistero. Dice Gesù, verranno giorni in cui diranno, eccolo qua, eccolo là, lasciateli perdere". 

La Chiesa però non può lasciar perdere. "Ma non può nemmeno andare dietro a tutto. La Chiesa è stata sempre prudente. E' stato scritto, ha una sorta di ritrosia verso le apparizioni. Questo lo capisco bene, ho fatto parte della commissione di papa Benedetto su Medjugorje".

Spesso sono no o non decisioni. "Le inchieste sulle apparizioni sono processi lunghissimi, quella di Notre Dame du Laus sui Pirenei in Svizzera è durata più di 150 anni. La Chiesa è rigogorosa, a volte lenta, a volte lascia passare, non si fida del populismo della fede. E fa bene secondo me". 

Lei studia i fenomeni da teologo. "Ho scritto tanto sull'argomento, cercando di far capire questi interventi di Dio nella storia".

L'apparizione è questo. "Certo, la storia dell'umanità è una storia di continui bisogni. Dio ha sempre qualcosa da dire ma lo fa con grande discrezione, non è nel tuono o nella confusione,  è come una  goccia di rugiada". 

Come si definiscono le apparizioni? "Fenomeni di comunicazione celeste se sono veri e non frutto di fantasia, di malattia o di dolo, sono tante le possibilità. Ho sempre detto: sono un dono per la fede e una sfida per la ragione".

Accompagnano la nostra storia, da sempre. "Da sempre... Il nostro linguaggio è impreciso. Noi abbiamo notizie di apparizioni da quando Maria era da poco stata assunta in cielo. Ma sono notizie non verificate né verificabili. Si tratta di dare fiducia ai racconti".

Conosce il sito 'The Miracle Hunter'? "Sì ma sono uno studioso, m'interessa l'aspetto della fede. Bisogna comprendere segni, prodigi, parole e scopi. Ecco perché quando facciamo le interviste dobbiamo capire,  ma questo avvenimento che ci viene comunicato è verosimile? Ma questi testimoni sono credibili? Negli ultimi 150 anni il vescovo o la congregazione della fede hanno verificato la credibilità di ben poche apparizioni".