La polizia keniana ha riesumato altri 21 corpi di adepti della ’setta del digiuno’ di Shakaola, nell’entroterra della cittadina costiera di Malindi. Dopo la ripresa delle ricerche di nuove fosse comuni, il commissario regionale ha dichiarato che il numero delle vittime recuperate dalla foresta sale a 133, ma che nel frattempo è salito a 566 il numero dei seguaci della ’Good News International Church’ scomparsi. Il culto, fondato dal sedicente pastore Paul Mackenzie Nthenge, predicava l’astinenza totale al cibo che avrebbe permesso loro di "vedere Gesù in paradiso". Cinque persone sono state recuperate vive dagli agenti e ricoverate a Malindi, facendo salire il conto dei salvati a 68. "Purtroppo sono state scoperte nuove fosse comuni", ha dichiarato il ministro degli Interni. A diversi corpi mancano gli organi, l’ipotesi del traffico illegale.
CronacaL’orrore della ’setta del digiuno’ Fosse comuni e traffico di organi La polizia: "Sparite 600 persone"
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