Venerdì 19 Aprile 2024

Loredana e Aisha Uccise nel giorno contro la violenza

A Catanzaro una 51enne accoltellata a morte dall’ex. A Padova una 30enne ammazzata dal marito

di Viviana Ponchia

ROMA

In Italia sono state 91 le vittime di femminicidio nei primi dieci mesi di quest’anno. Una ogni tre giorni. Quasi 7 milioni, secondo l’Istat, hanno subìto maltrattamenti fisici o psicologici. In un mondo ideale ieri l’orrore sarebbe stato messo in pausa. E invece anche nella giornata contro la violenza sulle donne altri due nomi si sono aggiunti alla lista. In provincia di Padova Aisha El Abiou, 30 anni, è stata ammazzata dal marito che poi ha avvertito i carabinieri. A Stalettì, in provincia di Catanzaro, Loredana Scalone, 51, è stata uccisa a coltellate dall’ex compagno che ha spiegato la cosa come "incidente".

C’è sempre una scusa, un raptus. Uno che va fuori di testa perché è stressato e incompreso, tradito o semplicemente paranoico. Il carnefice si ripropone in fotocopia. Non lo fermano gli appelli, le leggi più dure. Non lo ferma nemmeno il Covid, che anzi rende le case più piccole e l’aria irrespirabile. Durante il lockdown il numero dei reati denunciati è diminuito solo per paura: lui è lì e ascolta tutto, come il ragno continua a tessere la tela. Un passo avanti lo ha appena fatto la Cassazione: una donna che ha subìto violenza sessuale nel 2005 sarà risarcita dallo Stato.

Piccoli passi. A distanza di un anno dalla sua introduzione si prova a fare un primo bilancio del Codice Rosso, la normativa che prevede una corsia preferenziale per le denunce per violenza di genere. Tra agosto 2019 e luglio 2020 sono state aperte 3.932 indagini e in 686 casi c’è la richiesta di rinvio a giudizio. Novanta i processi conclusi, 80 le condanne inflitte. Ma non basta. Dal Veneto alla Calabria la storia si ripete. Aisha, la vittima di Cadoneghe, in provincia di Padova, aveva appena abortito il quarto figlio. Mesi fa aveva presentato una denuncia per violenza ed era andata a vivere da un’amica. Poi però aveva ritirato la querela.

Suo marito Jennati Abdefettah, magazziniere marocchino di 40 anni, la accusava di avere un amante. Ha chiuso i conti con un coltello da cucina dritto al cuore e ha confessato tutto. Sergio Giana, 36 anni, fermato per l’omicidio dell’ex compagna Loredana Scalone, ha reso più dura la vita alla procura di Catanzaro facendo scempio del cadavere e cercando di cancellare le tracce del delitto. L’allarme era stato dato lunedì dai familiari della donna ed era stato inevitabile andare a cercare il compagno di una relazione nota a tutti e finita male. Ai carabinieri Giana ha detto di non sapere niente, poi però ha indicato il corpo: incastrato nella scogliera di Pietragrande, caduto ’accidentalmente’ dal parapetto di una nota discoteca. E le coltellate? "Mi sono difeso", ha spiegato, sostenendo che era stata la sua ex ad aggredirlo con un coltello perché incapace di accettare la fine della relazione.