Giovedì 25 Aprile 2024

Bolletta da 731mila euro, l’Sos di San Patrignano: "Rischiamo di chiudere"

Il conto del gas è decuplicato, la luce è passata da 37mila a 146mila euro "La comunità accoglie gratuitamente 700 ragazzi e ragazze con problemi di dipendenze, così non riusciamo ad andare avanti"

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Bolletta del gas di agosto 2022: 730mila euro e rotti. Bolletta del gas di agosto 2021: poco più di 70mila euro. "Dieci volte tanto e a fronte di un aumento dei consumi di appena il 10%". A lanciare l’allarme, stavolta, è San Patrignano. Anche la comunità di recupero dalle dipendenze di Coriano (Rimini) fa i conti con i costi energetici alle stelle. Conti che sono salati, perché al gas si aggiunge l’energia elettrica. Anche in questo caso è una batosta: l’ultima bolletta è da quasi 146mila euro, contro i 37mila dello stesso periodo del 2021. Vuol dire che San Patrignano dovrà far fronte a una spesa di 876mila euro per le utenze. Per un solo mese di consumi.

"Situazione insostenibile, quest’impennata di costi rischia di metterci in ginocchio" l’istantanea di Marcello Chianese, membro del cda di Sanpa. Le conseguenze sono potenzialmente gravissime. "Potremmo essere costretti a chiudere interi settori a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi di energia e materie prime". E ancora: "I costi dell’energia hanno un impatto tale da mettere a repentaglio le attività per la formazione dei ragazzi in percorso di recupero. Si rischia addirittura di pregiudicare il modello di sostenibilità economica che la comunità ha saputo realizzare, e quindi la sua capacità di accogliere un numero sempre maggiore di persone. La nostra è una realtà no profit – chiarisce Chianese – e una serie di attività che organizziamo ci consente di garantire la gratuità dei percorsi. Chi viene da noi non paga la retta".

In questo momento la comunità accoglie circa 700 ragazzi. In più ci sono 225 tra dipendenti, collaboratori e volontari. Il percorso di recupero è individuale e "la formazione professionale riveste un ruolo fondamentale in vista del reinserimento dei giovani in società". San Patrignano è un’impresa sociale articolata in circa 40 settori formativi: dalle cucine ai laboratori artigianali, fino al food. "Per molti di questi settori l’attività è possibile grazie all’utilizzo di energia. Senza aiuti saremo costretti a ridurre o a fermare proprio le attività più energivore". Come il laboratorio dei fabbri o alcune produzioni alimentari. "Quando ho visto l’importo della bolletta – continua il membro del cda – non volevo crederci. È stato uno choc. Ai ragazzi che seguono i nostri percorsi abbiamo subito spiegato che ridurre o fermare alcune attività potrebbe essere necessario: tutti hanno reagito con grande responsabilità, loro sono i primi a mettere in atto comportamenti virtuosi per il risparmio energetico". Ma i rincari potrebbero davvero portare la comunità a ospitare meno ragazzi? "Quella sarebbe davvero l’opzione estrema. Spero proprio di no", risponde Chianese.

Dalla fondazione (1978) sono passate da San Patrignano più di 26mila persone e 4mila anni di detenzione sono stati convertiti in percorsi alternativi al carcere. Ora è Sanpa a lanciare un sos: la comunità pubblicherà sul proprio sito internet e sui social network la bolletta del gas per chiedere supporto. Una vera e propria raccolta fondi. "Se poi c’è qualche azienda del settore che può o vuole donarci dell’energia, ben venga". Ma è anche alle istituzioni che San Patrignano si rivolge. "L’aumento smisurato dei prezzi dell’energia mette oggi in ginocchio tutte le organizzazioni no profit come la nostra che si impegnano non per creare profitto, ma per donare l’opportunità di tornare a vivere a migliaia di persone. Per questo chiediamo alle istituzioni e alla politica di intervenire per trovare soluzioni che consentano a San Patrignano, e alle altre realtà del terzo settore, di portare avanti la propria opera".

"Ipotizzare lo stop a prodotti d’eccellenza che nel tempo hanno sviluppato il nome ed il prestigio di San Patrignano impone al governo centrale di trovare soluzioni per mantenere viva e forte questa realtà" le parole di Domenica Spinelli, vicesindaca di Coriano e già prima cittadina.