Giovedì 25 Aprile 2024

L’opposizione "Modifiche urgenti? Non dopo 15 giorni"

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ROMA

Enrico Costa, vice segretario di Azione, guarda al balletto sulla revisione della riforma Cartabia con curiosità e disincanto.

Sorpreso da dichiarazioni e posizionamenti?

"Quando venne approvata la legge Cartabia, Fratelli d’Italia non la votò, ma apprezzò proprio l’estensione della perseguibilità a querela. Basta leggere i resoconti del Senato. Chissà, forse l’ala forcaiola di FdI ha cambiato idea. Come peraltro la Lega e Salvini, specialisti in ribaltoni: votarono la Spazzacorrotti, ora ritentano l’acrobazia. Per non parlare dei 5 Stelle. Hanno cominciato a criticare la riforma subito dopo averla votata".

Come si pone il vostro partito? Anche se siete all’opposizione, il ministro Nordio gode della vostra fiducia.

"Ci fidiamo di Nordio. Valuteremo le proposte del governo con attenzione, ma una domanda non si può davvero evitare: se queste modifiche erano così urgenti, perché il governo non le ha inserite nel decreto Rave – sia detto per inciso: scritto coi piedi – quando l’esecutivo è intervenuto sulla riforma Cartabia prima della sua entrata in vigore? O è stato valutato male l’impatto delle norme o siamo alle solite: parte della maggioranza si attiva solo su sollecitazione di giornali che campano sugli allarmi dei procuratori mediatici".

Ma nella stessa riforma era contenuta la delega al governo per interventi correttivi.

"È il metodo sbagliato. Una riforma non si può giudicare dopo 15 giorni basandosi su tre casi di cronaca. Gli attivi e i passivi di un intervento così complesso si valutano alla distanza. Trovo assurdo far passare la riforma Cartabia come un regalo ai delinquenti".

Invece?

"Esclusa Forza Italia, che con il viceministro Paolo Sisto parla di modifiche “chirurgiche“ che non stravolgano la riforma, sulla revisione della Cartabia sta nascendo un asse imprevisto tra soggetti politici e mediatici teoricamente lontani ma in realtà accomunati da una visione della giustizia non garantista, che dipinge tutti i garantisti come favoreggiatori dei criminali".

Non temete un’onda di allarme sociale per l’allargamento dei reati a querela?

"Non si crea sicurezza giocando sull’emotività. E non si dovrebbe mai modificare il codice penale e il codice di procedura penale a suon di decreti legge con interventi di emergenza. La riforma Cartabia contribuirà a garantire la ragionevole durata dei processi".

g.ros.