L’omicidio di Yara Gambirasio e i reperti da far riesaminare Gli atti tornano ai giudici di Bergamo

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È un’odissea infinita quella dei reperti dell’omicidio Gambirasio: un nuovo rimpallo, un nuovo capitolo, con la decisione della Cassazione che rimanda ancora una volta la questione a Bergamo. La Suprema Corte era chiamata a pronunciarsi su due ricorsi dei difensori di Massimo Bossetti (condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio) con cui si impugnavano altrettanti dinieghi venuti da Bergamo. Un ricorso (il quarto) era perché la difesa potesse prendere visione di una serie di reperti e venissero indicate tempi e modalità dell’operazione. L’altro ricorso (il quinto) era per conoscere lo stato di conservazione dei reperti. La Suprema Corte hanno ritenuto ammissibili entrambi i ricorsi.