"La Lombardia subito regione arancione": i sindaci in pressing sul Governo

La volontà unanime dei primi cittadini dei 12 capoluoghi di provincia

Dario Allevi

Dario Allevi

Monza, 26 novembre 2020 – “La Lombardia regione arancione da subito. L'indice di contagiosità Rt in Lombardia è confermato e consolidato a 1.17, la curva dei contagi è stabilmente in discesa, quindi vogliamo diventare regione arancione da subito”. Il sindaco di Monza Dario Allevi ribadisce la volontà unanime dei colleghi degli altri 11 capoluoghi lombardi e del governatore Attilio Fontana di chiedere al ministro della Salute Roberto Speranza l'allentamento delle restrizioni.

“Abbiamo dato mandato a Fontana di convincere il ministro a revocare l'attuale ordinanza e a firmarne domani una nuova che faccia diventare la Lombardia regione arancione fino al 3 dicembre, ovvero fino a quando non entrerà in vigore il nuovo Dpcm – anticipa Allevi -. Del resto è prevista dall'attuale Dpcm la possibilità di rivedere le restrizioni a due settimane dalla loro entrata in vigore”. Di settimane ne sono passate tre, durante le quali i dati dei contagi e la situazione negli ospedali è lentamente e progressivamente migliorata. Ieri il San Gerardo di Monza e l'ospedale di Desio, in una delle province più colpite dalla seconda ondata insieme a Milano e Varese, sono passati da 427 a 416 ricoverati, di cui 51 in terapia intensiva.

Certo, “siamo ancora in piena emergenza, ma la situazione non è più drammatica, e abbiamo tutte le possibilità di diventare zona arancione – chiarisce il sindaco Allevi forte del parere tecnico-scientifico e non di un incauto slancio di ottimismo -. In questo modo da sabato potranno riaprire i negozi chiusi dall'attuale regime di zona rossa, ma soprattutto da lunedì potranno tornare in classe i ragazzi di seconda e terza media”. Il governatore Fontana, raccolto il mandato dei 'suoi' sindaci, è tornato a collegarsi alla Conferenza Stato-Regioni. E a difendere la richiesta della Lombardia.