MARTA
Cronaca

L’offensiva di Israele. Ucciso uno dei capi di Hamas, trovati corpi degli ostaggi. Colpito convoglio con bimbi

Al Qadi era tra gli ideatori dell’assalto terroristico. Blitz dei militari a Gaza: recuperate le prime vittime. Raid israeliano contro l’aeroporto di Aleppo (Siria). L’Iran a Tel Aviv: Se gli attacchi continuano risponderemo.

L’offensiva di Israele. Ucciso uno dei capi di Hamas, trovati corpi degli ostaggi. Colpito convoglio con bimbi
L’offensiva di Israele. Ucciso uno dei capi di Hamas, trovati corpi degli ostaggi. Colpito convoglio con bimbi

Ottaviani

A livello solo teorico, Israele ieri ha avuto la sua vendetta. Ali Qadi, membro delle milizie scelte di Hamas e ‘mente’ dell’attacco portato avanti da Hamas sabato scorso in territorio israeliano e costato oltre 1.300 morti, è stato ucciso durante i bombardamenti dell’esercito israeliano su Gaza e le incursioni localizzate nella parte settentrionale della Striscia. A essere state colpite non sono state solo le strutture logistiche e di comando ma anche direttamente i capi della fazione palestinese. Ali Qadi era il comandante dell’unità d’élite di Hamas ‘Nukhba’. Nel 2005 Qadi fu catturato per l’uccisione e il rapimento di civili israeliani e poi rilasciato nello scambio di prigionieri per il soldato Gilad Shalit. Il secondo esponente di alto livello ucciso dai raid mirati è stato Merad Abu Merad, comandante del sistema aereo di Hamas ed anche lui considerato responsabile "del massacro di sabato scorso".

Intanto, il premier Benjiamin Netanyahu ha visitato i due kibbutz, nel Sud del Paese, dove erano avvenuti i massacri di Hamas e dove ora sono raccolte le truppe scelte delle forze armate. "Tenetevi pronti, la fase successiva sta arrivando", ha detto il capo di governo ai soldati israeliani, lasciando intuire che i prossimi giorni per la Striscia di Gaza potrebbero essere ancora più duri, con un’operazione di terra massiccia e non più circoscritta. Lo stesso Netanyahu, inoltre, dopo aver costituito un governo di ‘emergenza nazionale’ con il partito centrista ‘Unione Nazionale’ di Benny Gantz, ha ottenuto l’appoggio esterno del partito ‘Israel Beitenu’ dell’ex ministro della difesa e rivale Avigdor Lieberman. L’esercito ha poi confermato di aver trovato, durante le prime incursioni di terra compiute all’interno della Striscia, i cadaveri di alcuni ostaggi israeliani. Allo stesso tempo Israele continua a fare appello ai civili palestinesi di spostarsi nel sud del territorio, dove l’Egitto nelle prossime ore potrebbe aprire il valico di Rafah. Hamas, però, avrebbe continuato a ostacolare l’evacuazione. Ci sarebbero inoltre donne e bambini tra le 70 vittime dell’attacco di venerì sera a un convoglio di profughi diretti verso il sud di Gaza lungo il corridoio umanitario. A confermarlo alcuni video, riferiscono la Bbc e il Guardian, che mostrano la carneficina sulla scena. Ma a colpire – secondo gli esperti di open source – potrebbe essere stata Hamas, anche perché un attacco aereo sembra poco compatibile con l’esplosione filmata, così come con un incidente casuale.

Da Gaza City arrivano le stesse notizie da ormai una settimana. Oltre 2.200 vittime, fra cui bambini vittime innocenti dei bombardamenti che pagano il conto del fanatismo e di una situazione lasciata per troppo tempo irrisolta. Persone che hanno perso tutto e medici che fanno sempre più fatica ad assistere gli oltre 8.000 feriti. Gli ospedali vanno avanti con i generatori di energia e l’acqua pulita scarseggia. Fonti di stampa americane hanno fatto sapere che Hamas potrebbe essere pronta a rilasciare gli ostaggi in cambio di una cessazione dei bombardamenti. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sta continuando il tour in Medioriente e ieri ha raggiunto la tappa più difficile: l’Arabia Saudita. Da Riad è arrivato il messaggio che molti si aspettavano: i negoziati per la normalizzazione dei rapporti con Israele sono congelati. Intanto anche l’Iran ha fatto sentire a Israele la sua voce: Se continuate con gli attacchi a Gaza ci sarà una risposta. Situazione sempre più incandescente insomma, e ieri sera tardi alcuni missilli israeliani hanno colpito l’aeroporto di Aleppo, in Siria. Rumors sempre più insistenti dicono che, quando la reazione israeliana sarà finita e Hamas neutralizzato, la Striscia potrebbe finire sotto un protettorato internazionale.