NINO FEMIANI
Cronaca

Lo Stato a Caivano Il maxi blitz e la stretta Abbandono scolastico, più sanzioni ai genitori

I controlli delle forze dell’ordine nel paese dello stupro, impegnate 400 persone. Meloni: "È solo l’inizio". Saranno inasprite le pene per la criminalità minorile.

di Nino Femiani

La prima fase del "pacchetto Caivano" è scattata. Un blitz contro i santuari dei narcos perché, come aveva annunciato la premier Giorgia Meloni il 31 agosto, "non ci sono più zone franche". Così all’alba di ieri ha preso piede un’imponente operazione con 400 uomini tra polizia carabinieri e fiamme gialle. È iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano e del vicino Parco Iacp, dopo che nei giorni scorsi era stato fatto un monitoraggio discreto dei residenti. "La maxioperazione – per la quale ringrazio tutte le forze dell’ordine coinvolte – è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. Contro la criminalità procederemo sempre spediti e senza esitazioni. Affinché in Italia non ci siano più zone franche", scrive su X (nuovo nome di Twitter ndr) la presidente del Consiglio dei ministri. Parole che fanno storcere il naso allo scrittore Roberto Saviano che parla di "operazione propagandistica". "Può anticipare ai cittadini italiani quanti miliardi di euro il Governo intende stanziare per iniziare il recupero degli standard minimi di civiltà e democrazia nei tanti Parco Verde presenti in Italia?", chiede l’autore di Gomorra. Ma il "pacchetto Caivano" prevederà un secondo atto puntando a inasprire le pene sulla criminalità minorile. Si va dalla possibilità di disporre l’allontanamento da determinate aree urbane (tipo Daspo) ai minori tra 14 e 18 anni all’"avviso orale" del questore per la stessa fascia d’età, al contrasto della diffusione delle armi da fuoco. Infine la stretta contro la dispersione scolastica: più sanzioni ai genitori che non mandano i figli a scuola.

Appartamenti, cantine, garage e sottoscala: tutti gli angoli del Parco Verde e i loro occupanti (molti abusivi) sono stati passati al setaccio per disarticolare le piazze di spaccio e sottrarre potere e denaro ai boss. Un’operazione che ha ‘spalancato’ case improvvidamente dotate di porte e finestre blindate, trasformate in bunker per la vendita di stupefacenti. Era qui, fino a ieri, che i pusher smerciavano la droga ai clienti che arrivavano anche dal Lazio e dalla Calabria. In due abitazioni sono stati sequestrati 44mila euro in contanti e qualche spolverata di droga leggera. il grosso era stato già trasferito nei giorni scorsi. Sequestrati anche esplosivi , proiettili per kalashnikov e un altarino dei clan. Un’operazione rapida – attesa dopo lo stupro di gruppo delle cuginette e la visita di Meloni – che ha infranto l’impenetrabile perimetro dei clan Sautto-Ciccarelli che avevano trasformato questo cemento di case popolari in un fortino, come era già capitato a Scampia, al Rione Traiano, al Conocal di Ponticelli.

In realtà non si può dire che da un anno a questa parte lo Stato si sia girato i pollici. Dopo l’istituzione della Compagnia dei carabinieri di Caivano sono stati fatti 160 arresti dal marzo 2022 a oggi, ma il livello di illegalità è tale che è azzardato cantare vittoria (ieri un uomo di 43 anni è stato gambizzato). Il Sistema traballa, ma non crolla e si trasforma perché la domanda di droga resta altissima, con la riscoperta del crack e dell’eroina. Un guadagno che si avvicina ai 10 milioni al mese e che i boss non intendono mollare. Perciò, l’attività di spaccio diventa sempre più militare con sentinelle, vedette e ‘soldati’ con la complicità di qualche colletto bianco.