di Elena Comelli La Bce ha dato il via libera allo scudo anti-spread, per venire in soccorso ai Paesi più esposti, in primis l’Italia. E i mercati festeggiano. L’Eurotower, al termine di un vertice ad hoc, ha annunciato ieri l’intenzione di accelerare "il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione", una sorta di scudo anti-spread per raffreddare i Btp, e di reinvestire nel programma pandemico Pepp, che al momento è l’unico scudo anti-spread pronto all’uso, nella cassetta degli attrezzi di Christine Lagarde. Per questo è stato attivato prontamente. "Le crisi non sono mai uguali tra loro" e "bisogna avere il coraggio di agire" anche "quando i fatti non sono chiari", ha commentato ieri Lagarde a un evento della London School of Economics. La decisione d’intervenire per contrastare i rischi di frammentazione dell’Eurozona ha spinto al rialzo tutte le Borse europee, dopo sei sedute consecutive in rosso, e ha immediatamente abbattuto il differenziale tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi, che ha terminato la giornata a 214 punti, contro la chiusura di martedì a quota 237. Il tasso dei titoli italiani si è riportato sotto il 4% e i listini hanno messo in secondo piano i timori legati alla stretta di politica monetaria, proprio nel giorno in cui la Fed ha varato un mega-rialzo di 75 punti base, l’incremento più marcato dal 1994, per contrastare l’inflazione. La Federal Reserve, inoltre, prevede tassi di interesse al 3,4% alla fine del 2022 e al 3,8% nel 2023. Questo significa un aumento di mezzo punto a tutte le riunioni fino alla fine dell’anno. Una mossa che è piaciuta a Wall Street, che subito dopo l’annuncio ha iniziato ad accelerare e ha chiuso la seduta in rialzo. Piazza Affari, invece, ha guidato la rimonta europea, con un guadagno del 2,87%, seguita da Francoforte (+1,39%), Madrid (+1,37%) e ...
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