Lo sciopero dei compagni di classe: "Ci picchia". Lasciato solo in aula

Jesi, protesta dei genitori contro un bimbo di 8 anni: "Denti rotti, pugni in testa, amuchina negli occhi: basta"

Domenico Santoro (Lucignolo) e Andrea Balestri (Pinocchio) nel film di Comencini

Domenico Santoro (Lucignolo) e Andrea Balestri (Pinocchio) nel film di Comencini

Jesi (Ancona), 28 gennaio 2022 - C’è un bullo in classe, genitori indicono uno sciopero e non mandano a scuola i figli per due giorni. Accade in una scuola primaria di Jesi, in provincia di Ancona, dove i bambini di una classe hanno saltato le lezioni ieri e oggi per volere delle famiglie: "Non ci sentiamo sicuri nel mandare i figli a scuola e così li abbiamo tenuti a casa – spiega una mamma del gruppo dei genitori in protesta –. Sono due anni che i nostri piccoli subiscono botte, interruzioni di lezioni, parolacce e insulti da parte di un bambino di 8 anni. Abbiamo fatto una relazione al vice questore, sono state attivate anche figure professionali e assistenti sociali ma nulla. Le maestre le hanno provate di tutte". Sono 14 i bambini che da due giorni mancano dall’aula: in classe, solo il bullo.

"La scorsa settimana questo ragazzino ha rotto il dente a un compagno – prosegue la mamma –, una bimba ha avuto pugni in testa, un’altra l’amuchina negli occhi. E poi c’è stato un naso gonfio per un pugno ad un’altra ancora. Ciò che chiediamo alla dirigente scolastica è che vengano presi provvedimenti disciplinari". In passato, alcuni bimbi avrebbero chiesto ai genitori di cambiare classe: "C’è chi si è visto costretto a trasferire il figlio in un’altra scuola, non potendone più di subire angherie – sostiene la mamma –. Ora che alcuni alunni sono collegati in Dad, le famiglie possono vedere con i propri occhi cosa accade in classe: proprio l’altro giorno abbiamo visto questo bambino lanciare dei banchi". Un clima insostenibile che impedisce il normale svolgimento delle lezioni: "Oltre al terrore in cui vivono i nostri figli, dato anche i tempi tra l’altro non facili, non crediamo sia giusto che a rimetterci sia l’attività didattica. Noi andremo fino in fondo e siamo già ricorsi a vie legali".

Lidia Prosperi, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo San Francesco, cui appartiene la scuola, risponde prontamente alle richieste avanzate dai genitori: "Non nego l’esistenza a scuola di una situazione di problematicità. Credo che però i toni utilizzati per descrivere questa circostanza siano esasperati". E spiega: "L’istituto, preso atto del problema, sin da subito si è attivato, adottando tutte le misure possibili – prosegue –. Sono state effettuate riunioni on line, è stato attivato lo psicologo e altre figure professionali. La situazione è monitorata ed è stato fatto tutto ciò che una scuola può fare per risolverla".

La dirigente Prosperi, inoltre, intende fare delle precisazioni: "In merito al dente rotto a un bambino, non è andata proprio così: il dente è stato solo scheggiato, a causa di un gesto involontario dell’alunno in questione e non attribuibile dunque a una vera aggressione. Inoltre, non ci sono neanche stati trasferimenti di alunni in altre scuole: un paio di bambini hanno cambiato scuola per motivi familiari ben diversi". Docenti e personale scolastico, in questi due giorni di ’sciopero’, non hanno fatto mancare assistenza all’alunno, rimasto solo ieri in classe fino al termine delle lezioni.