Giovedì 25 Aprile 2024

Lo psicologo: "Attenti, può portare al suicidio"

di Giulia Prosperetti

Andrea Castiello D’Antonio, psicologo, già professore straordinario di Psicologia Clinica e del Lavoro presso l’Università Europea di Roma. Come agisce il mobbing?

"Il mobbing è un assalto all’integrità psicologica, e nei casi più estremi fisica, della persona da parte di soggetti autorevoli, di potere. Provoca una sorta di frattura nell’identità e nell’autostima di chi lo subisce, quell’autostima che ognuno di noi tende a difendere nei contesti sociali per confermare se stesso rispecchiandosi negli occhi degli altri. Nel caso dei soggetti più fragili e sensibili questo può portare a vivere un momento esistenziale difficile che arriva a inglobare la persona, un turbinio che porta verso il basso di fronte al quale la vittima si chiude".

Che conseguenze può avere?

"Può determinare una caduta in una fase depressiva. Un meccanismo molto pericoloso che può scattare nelle persone vittime di mobbing è il rivolgere l’aggressività contro se stesse, invece che contro chi le attacca, arrivando a farsi del male. Il più delle volte ciò avviene in modo psicosomatico e i sintomi possono, ad esempio, riguardare l’apparato digerente, respiratorio e cardiocircolatorio con episodi di pressione alta".

In casi estremi può portare al suicidio?

"Le situazioni ambientali, sociali, interpersonali interagiscono fortemente con la struttura della personalità ma sicuramente, in determinati casi, può esserne la causa scatenante".

Cosa deve fare una vittima di mobbing?

"Il consiglio è quello di reagire ai primissimi segnali di questo tipo di violenza senza sottovalutare le prime avvisaglie di aggressività. È importante non isolarsi e creare subito una struttura e una rete di protezione chiedendo aiuto ai propri affetti e affidandosi a dei professionisti".