La Rolls-Royce di Licio Gelli si ferma in un’aula di tribunale ad Arezzo. L’auto di gran lusso vintage appartenuta al maestro venerabile della loggia massonica P2, è ora al centro di un’accesa disputa che coinvolge il nipote omonimo: Licio junior, 41 anni. La lussuosa britannica per cui si litiga in un’aula di giustizia ha le caratteristiche di una Cloud 1 di colore scuro, un pezzo raro, immatricolata nel 1964 negli Stati Uniti, con 8 cilindri e quasi 7 mila di cilindrata. Il valore, assicurano gli appassionati del settore, oscilla tra gli 80 e i 100 mila euro. Nel 2004 entra a far parte del parco auto di Licio Gelli che ha già 85 anni. Con l’iconica statuetta "spirit of speed" che spicca sul radiatore il misterioso capo della P2 ha viaggiato negli ultimi anni della sua vita, prima della morte arrivata nel 2015 a Villa Wanda. La maestosa residenza di Gelli, un edificio di oltre trenta stanze su tre piani, immerso in un parco di tre ettari e situato in una delle zone più esclusive di Arezzo. "Noi con la P2 avevamo l’Italia in mano" si vantava Gelli che ha guidato la loggia massonica segreta, come Gran Maestro. È finita al centro dei principali scandali della storia italiana degli ultimi anni: dalla strage di Bologna allo scandalo del Banco Ambrosiano, passando per il tentato golpe Borghese, il sequestro Moro e Tangentopoli. Adesso la vettura che utilizzava Gelli per salire e scendere dalla collina di Santa Maria delle Grazie è diventato il cuore di un processo per calunnia che riprenderà il prossimo 10 giugno. L’ennesimo capitolo di una serie di denunce e controdenunce tra due ex soci particolarmente litigiosi: il nipote del venerabile, figlio di Maurizio Gelli, e un concessionario di auto, Angiolo Crivellari, romano di 70 anni. Quest’ultimo è stato ...
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