di Elena G. Polidori La fine dell’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, fissata per ora al 30 aprile, si avvicina e il governo si sta interrogando sul da farsi a partire dal primo maggio. La decisione verrà presa nelle prossime settimane, come ha avuto modo di ribadire anche il ministro Dario Franceschini, in base all’evoluzione dei dati epidemiologici sui contagi da Covid-19,ma è in discussione l’ipotesi di porre fine all’obbligo di indossare le mascherine al chiuso anche se rimarrà la raccomandazione di indossarla in caso di assembramenti, recuperando tuttavia la mascherina chirurgica e lasciando nel cassetto la Ffp2. D’altra parte, le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, sono state chiare: "Oggi le mascherine sono un presidio fondamentale, in questo momento raccomando di usarle quando ci sono rischi perché la circolazione virale è ancora molto alta". Che trova un “alleato” nel presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli: "La scelta sull’utilizzo delle mascherine spetta al decisore politico, ma io credo che la mascherina in certi contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, conferisca una protezione assolutamente importante e fondamentale, io continuerò ad indossarla. È finita l’emergenza ma non è finita la pandemia". Ad aver valutato positivamente un parziale abbandono della mascherina è stato, invece, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: "Sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora — ha detto —. Una riflessione che invece si può fare è mantenere ancora l’uso della mascherina per i mezzi di trasporto. Questa è la posizione che sostengo io e mi auguro che si possa arrivare a questa sintesi". Tenendo conto di tutto questo, è ragionevole ipotizzare che dal primo maggio scatterà lo stop alle mascherine nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi e ...
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