L’Italia diventa tutta gialla Sette regioni verso il bianco

Da giugno via le ultime restrizioni, oggi e domani centri commerciali aperti. Pazienti nei reparti sotto quota 10mila, non accadeva da ottobre: Rt a 0,78

di Giulia Prosperetti

Nella settimana che dà il via alle riaperture (oggi i centri commerciali e outlet, domani gli impianti sciistici) l’Italia si colora, per la prima volta, tutta di giallo. A sancirlo è l’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati della cabina di regia che mostrano finalmente un quadro in netto miglioramento. Sono, infatti, diverse le buone notizie che emergono dall’ultimo monitoraggio settimanale delle Regioni. Sul fronte dei servizi ospedalieri, la pressione sia per le terapie intensive che per i reparti ordinari si attesta al di sotto del livello critico in tutte le regioni. La stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è scesa a 0,78, stabilmente al di sotto della soglia epidemica, in diminuzione rispetto allo 0,86 della scorsa settimana. "Ma il dato più interessante – ha sottolineato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – è che anche il limite superiore è sotto il livello di 1". Con il progredire della campagna vaccinale l’incidenza settimanale cala a 66 casi per 100mila abitanti avvicinandosi a livelli (pari a 50 casi per 100mila) che, – spiega il rapporto – attraverso l’attivazione di intense attività di tracciamento sistematico, consentirebbero una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Tale soglia, che rappresenta il lascia passare per la tanto agognata ‘zona bianca’, due giorni fa è stata già raggiunta e scavalcata da ben sette regioni: Veneto (45), Friuli (24), Liguria (43), Umbria (42), Abruzzo (42), Molise (20) e Sardegna (25). Per sancire il passaggio la norma richiede però di mantenere un’incidenza sotto i 50 casi per tre settimane consecutive. In tale scenario – salvo un peggioramento dei dati – Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, si candidano ad abbandonare le restrizioni già dal 31 maggio, mentre, se passeranno l’esame, Veneto, Liguria, Abruzzo, Umbria potrebbero tingersi di bianco il 7 giugno (Lazio e Lombardia dal 14 giugno) con l’unico obbligo di mantenere utilizzo della mascherina, distanziamento, areazione e sanificazione.

Dati incoraggianti arrivano anche dal bollettino quotidiano che segnala una discesa del tasso di positività (al 1,9%; -0,4%), dei ricoverati nelle terapie intensive (1.469; 75 pazienti in meno e 51 nuovi ingressi), e dei ricoveri dei pazienti Covid nei reparti ordinari, per la prima volta da ottobre sotto quota 10mila (9.925;-458). I nuovi casi registrati ieri sono stati 5.218 (contro i +5.741 del giorno precedente) sulla base di 269.744 tamponi, 218 i morti (dato che risente, tuttavia, di 85 decessi pregressi comunicati dalla Campania). A livello regionale la Lombardia è la regione con più casi (+874), seguita da Campania (+705), Sicilia (+493), Lazio (+471) ed Emilia Romagna (+412).

"I dati ci ispirano un cauto ottimismo, la situazione sta decisamente migliorando. Al tempo stesso dobbiamo continuare a monitorare a continuare ad avere comportamenti prudenti" ha spiegato Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione presso il ministero della Salute. Il principale rischio in questa fase è, infatti, rappresentato dalla circolazione in Italia di varianti del Covid-19 "che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria". Con le nuove regole previste per il giallo, da lunedì il Paese potrà godere di maggiore libertà: coprifuoco a partire dalle 23; porte aperte dei centri commerciali anche nel fine settimana; riapertura, da oggi, degli impianti sciistici; palestre al via da lunedì.