Martedì 16 Aprile 2024

L’Islanda mette al bando la caccia alle balene

Troppo bassa la domanda di carne del grosso cetaceo. In compenso aumentano. i costi economici e morali

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L’Islanda non caccerà più le balene a partire dal 2024. Sebbene i grandi cetacei siano stati uno dei pilastri della sopravvivenza della popolazione dell’isola per molti secoli, oggi questa attività non rende più, non vale più lo sforzo né la disapprovazione del mondo.

Svandís Svavarsdóttir, ministra islandese per la Pesca, del partito dei Verdi, ha dichiarato che non porta più benefici apprezzabili e che, allo scadere dei regolamenti governativi alla fine del 2023, le licenze alle compagnie non saranno più rinnovate. "Ci sono ormai poche giustificazioni per autorizzare la caccia alle balene oltre il 2023", ha scritto Svavarsdóttir sul quotidiano Morgunsbladid, ricordando che quando nel 2006 Reykjavik decise di interrompere la moratoria internazionale in vigore dal 1986, anno dopo anno divenne evidente che non si trattava più di un’attività importante per l’Islanda.

Il consumo di carne di balena è in declino anche in Giappone – uno dei tre Paesi insieme a Islanda e Norvegia che praticano la pesca commerciale ai cetacei – mentre i costi economici vanno di pari passo con quelli morali.